Presentazione libro ” A scuola del sorriso”
È un invito al volontariato rivolto ai giovani dei licei e delle scuole secondarie di primo grado. Dal 2010 Clown One Italia Onlus con l’aiuto del Csv Monza Lecco Sondrio e dello staff dei suoi collaboratori (musicisti giocolieri burattinai clown) ha creato dei laboratori per sensibilizzare i giovani delle scuole lombarde di Monza e Brianza al volontariato tra le scuole coinvolte: il Liceo Europa unita e l’Istituto Meroni di Lissone, il Liceo Parini di Seregno e la Scuola secondaria di primo grado Don Milani di Lesmo. Il nostro intervento si é ispirato a importanti testimoni di questo impegno e a grandi educatori : da Patch Adams a Gino Strada e Don Gallo, da padre Alex Zanotelli e Don Milani le cui parole risuonano nel nostro agire:
“Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande “I CARE”. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: “me ne importa, mi sta a cuore”. Non vedremo sbocciare dei santi finché non ci saremo costruiti dei giovani che vibrino di dolore e di fede pensando all’ingiustizia sociale. da Lettere di Don Lorenzo Milani – priore di Barbiana
La priorità di questo progetto rivolto ai giovani é stata Creare una opportunità di riflessione, pratica e perfezionamento sulla relazione di cura e sul volontariato per attuare, in accordo coi programmi scolastici, interventi adeguati alle esigenze socio sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.
I workshop sono condivisi con gli utenti di strutture di assistenza per l’inclusione sociale e per il benessere di persone e comunità, nelle aree che riguardano la mediazione familiare, l’immigrazione, le fasce sociali più deboli, le attività di animazione socio-educative e culturali. Con lo staff artistico di Clown One Italia Onlus sono proposti laboratori di creatività, giocolerie e clownerie ed altre attività extrascolastiche caratterizzate da una spiccata valenza sociale. Hanno partecipato alunni di istituti professionali o licei e di utenti di diverse realtà di accoglienza: anziani, diversamente abili, giovani e donne in condizioni di disagio, bambini. Il progetto si è rivolto ad un gruppo di giovani dai 16 ai 20 anni che hanno così potuto mobilitare la valorizzazione di sé, dei propri talenti e creatività; favorendo il riconoscimento di risorse personali utili nell’impegno del volontariato e dell’arte della cura. con opportuni momenti di riflessione e feedback la ricerca della propria “mission” analizzando motivazioni e risvegliando il potere dell’intenzione. Si é inoltre promosso un orientamento alla comunicazione empatica, all’accoglienza ed ascolto dell’altro, all’apertura di nuovi rapporti di fiducia reciproca (nel prendersi cura e nelle relazioni di gruppo). Il progetto ha previsto poi una fase applicativa facendo esperienze pratiche di volontariato in strutture d’accoglienza sul territorio. Attività che sono di per sé un “laboratorio” di cittadinanza, partecipazione, inclusione.
Il progetto nasce quindi con l’idea di proporre tre percorsi paralleli: – un percorso di motivazione e crescita dei partecipanti a livello personale promuovendo autostima, gratificazione che deriva dall’esperienza, l’emersioni dei propri talenti e delle capacità e della voglia di relazione. – uno di armonizzazione delle relazioni all’interno del gruppo e all’interno della collettività – uno di scambio con il territorio, per rafforzare i legami di solidarietà nella Comunità.