La scuola infinita per la salute della comunità
Tre intere giornate per promuovere la scuola come snodo nevralgico delle nostre città e della comunità.
Questo il senso del titolo del Convegno e del Fuori convegno che ATS Brianza, la Rete di Scuole che Promuovono Salute, gli Uffici Scolastici Territoriali di Monza e Lecco e Spazio Giovani Impresa Sociale, propongono a insegnanti educatori amministrazioni pubbliche, soggetti del privato sociale e associazioni del territorio.
Un’offerta davvero articolata con proposte innovative fondate sull’idea che la salute e l’educazione hanno una funzione sociale e culturale fondamentali non solo per i singoli studenti e per le loro famiglie ma per lo sviluppo e il sistema di welfare delle comunità in cui agiscono.
Non è un mistero che la scuola è attraversata da fatiche, criticità e malesseri diffusi ma il suo ruolo è centrale come è centrale la necessità di promuovere benessere e salute in questi contesti e presso tutte le sue componenti: studenti, insegnanti, famiglie, stakeholder.
La mattina del 16 novembre, ascolteremo le voci di ricercatori ed esperti che metteranno a fuoco alcuni temi contemporanei, che attraversano le scuole di ogni ordine e grado. La promozione del benessere di studenti e insegnanti, l’inclusione, le diverse forme di apprendimento attraverso i media digitali, gli spazi fisici e le strutture scolastiche.
Al centro ci sono anche i programmi regionali di promozione della salute, rivolti a insegnanti, famiglie e studenti (Live Skills Training, Unplugged, Peer Education, family Skills), che Ats Brianza promuove da anni, coadiuvata da specialisti del privato sociale. Nel pomeriggio, con modalità Human Library, ascolteremo le storie dei diretti protagonisti (studenti, insegnanti, genitori, educatori, ecc.), che ogni mattina rinnovano il rito antico e sempre diverso dell’imparare in classe.
Il 17 e il 18 novembre si cambia setting e luogo; da Monza ci spostiamo ad Albiate, dove, idealmente, la Scuola infinita, immagina il proprio spazio nella Città infinita; una performance creativa partecipata, già realizzata in molte città italiane ed europee. La città, come spazio reale e simbolico della convivenza civile, con tutti i limiti, le contraddizioni, le paure ma anche con tutte le sue potenzialità, le risorse, l’energia, e la capacità di immaginare che i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze regalano a noi adulti, forse un po’ scoraggiati e stanchi.
Per essere di tutti e includere tutti, la scuola ha bisogno della città e la città della scuola. La scuola è stata e dovrà continuare ad essere laboratorio di cittadinanza, oltre che strumento per fare crescere il talento di chi la abita. Le risorse civiche, associative, culturali di ogni comunità non si possono sviluppare senza il sapere e la ricerca, di cui la scuola è massima espressione.
Anche in omaggio alla giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, gli eventi del 16, 17 e 18 novembre, guardano con ottimismo le nuove generazioni, proponendo di connettere e stabilire alleanze fra la Scuola, i Servizi educativi, sociali e sanitari, del Pubblico e del Terzo settore, con le reti della società civile.
Se, al di fuori di ogni retorica, pensiamo che la scuola sia davvero un bene comune e che l’istruzione e la salute non riguardano solo le istituzioni scolastiche o sanitarie, immaginare una scuola infinita, è immaginarsi di sconfinare in una città, a sua volta infinita.
In direzione un po’ “ostinata e contraria” siete tutti invitati a pensare, discutere e costruire con noi questo nuovo e antichissimo modello di civitas.
Per iscriversi al Convegno La scuola infinita: bit.ly/lascuolainfinita
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