Resoconto sul primo confronto sulle nuove norme che rivoluzioneranno il mondo degli enti non profit
Più di 250 persone hanno preso parte al Convegno La Riforma del Terzo Settore. Filosofia e principi alla base della nuova normativa tenutosi lo scorso 6 ottobre presso le sale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Monza e Brianza.
L’evento, organizzato dalla Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, CSV M&B, Forum del Terzo Settore di MB, Confcooperative Milano-Lo-MB, oltre all’Ordine ospitante, è stato il primo organizzato nella nostra provincia dopo l’avvento della riforma e, visto l’alto profilo dei relatori intervenuti, uno dei più importanti a livello nazionale.
Dopo un welcome coffee, organizzato dalla Cooperativa sociale In-Presa e offerto dai padroni di casa, il Convegno è iniziato con i saluti istituzionali, del Presidente dell’Ordine Federico Ratti, del Sindaco di Monza Dario Allevi, della rappresentante della Provincia e Sindaco di Lissone Concetta Monguzzi e del capo di gabinetto della Prefettura Dottor Nicola Venturo. I saluti hanno evidenziato quanto la comunità istituzionale e politica territoriale sia vicina ai temi che sarebbero stati trattati di lì a poco.
I relatori, mediati dal Vicepresidente della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Luigi Losa, hanno esposto agli intervenuti le novità introdotte dalla riforma, pur consapevoli del fatto che gran parte delle norme, definita epocale, dovrà attendere l’emanazione di ben 39 decreti attuativi per dirsi interamente compiuta. Questo porterà immancabilmente a lungaggini burocratiche, ma i relatori hanno, di fatto, ammesso che la norma ha una ratio particolarmente favorevole che, se ben attuata, porterà senz’altro a un beneficio per l’intera categoria.
Si sono confrontati su questi temi Alessandro Lombardi, Direttore Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Giorgio Fiorentini, Docente del Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico – SDA Bocconi; Stefano Tabò, Presidente CSVNet; Umberto Zandrini, Presidente di Federsolidarietà – Confocooperative Milano-Lo-MB; Maurizio Postal, Consigliere nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili con delega al No profit.
Importante ricordare che sia CSV M&B e Fondazione della Comunità MB sia l’Ordine di MB, continueranno a organizzare corsi formativi specifici per spiegare nei dettagli temi complessi che nel corso delle oltre tre ore di convegno sono stati solo accennati. Fondazione e CSV hanno già in programma degli incontri dedicati alle organizzazioni di volontariato dal 14 ottobre al 27 gennaio, mentre l’Ordine ha inserito nella consueta attività formativa rivolta agli iscritti corsi di approfondimento sulle tematiche contabili, fiscali, di revisione oltre che di gestione del personale.
Il Programma dell’evento a questo link
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I contenuti del dibattito
Il Direttore Generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Alessandro Lombardi, ha evidenziato la bontà della struttura della Legge, che è stata approvata con l’unanimità dei presenti in aula. Vista la sensibilità dimostrata dal sistema politico nazionale nei confronti di un tema così importante, ha sottolineato che, seppur con tempi lunghi, l’attuazione delle norme avverrà con coscienza ed ascoltando tutte le parti in gioco.
Il successivo intervento, di Giorgio Fiorentini, Docente del Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico – SDA Bocconi, ha mostrato come ormai il settore economico in questione sia talmente importante che a fianco di Leggi e norme, che sempre più si avvicinano a quelle delle società c.d. di lucro, le imprese del terzo settore, c.d. ETS (Enti del Terzo Settore) dovranno dotarsi anche di quelle “best practice” che porteranno a valutazioni di performance economico/finanziario coerenti con la loro “missione” sociale.
Stefano Tabò, Presidente CSVNet, ha invece posto l’accento sulla centralità e l’importanza che nel futuro avranno i CSV in termini anche di aggregazione degli Enti operanti nel settore. Dopo averne definito le regole e ruolo nella futura configurazione prevista dalla riforma, ha rimarcato come, stando ai dati Istat, oggi in Italia le associazioni di volontariato abbiano sempre più spesso dimensioni molto ridotte con evidenti sovrapposizioni. Se da un lato ha quindi auspicato che tante di queste realtà si possano fondere o, prima della loro costituzione, rivolgere ad enti già operanti e strutturati, ha comunque riconosciuto come il sistema abbia comunque creato tante eccellenze che spera continuino a crescere.
Il Presidente di Federsolidarietà – Confocooperative Milano-Lo-MB, Umberto Zandrini, ha quindi esposto le variazioni che la nuova norma ha portato per il mondo della Cooperazione Sociale, cui sicuramente la nuova norma si è ispirata per una serie di regole che già sono operative nel mondo cooperativo. Ha fortemente criticato il nome attribuito dalla norma al settore economico, che è terzo solo per riconoscimento, in quanto per valori economici, morali, sociali e per numero di persone coinvolto non è secondo a nessuno. Ha auspicato, infine, che l’attuazione avvenga in tempi meno lunghi di quelli che gli operatori temono, fino a dieci anni.
Infine Maurizio Postal, Consigliere nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili con delega al No profit, dopo aver ribadito la centralità del settore ha voluto informare come il ruolo del Commercialista, che in prospettiva sarà specializzato attraverso scuole di formazione, potrà dare una consulenza di qualità a questi enti che si troveranno sempre più spesso a dover attuare, per essere riconosciuti come ETS, pratiche di bilancio, di revisione, di applicazione di Leggi economico-fiscali molto specifiche e complesse, alcune delle quali ha sintetizzato di lì a poco.
La sintesi :