Uomini Senza Barriere torna con “Pinocchio senza Fili”
Andrà in scena il prossimo 24 maggio alle 21 presso il teatro Politeama di Pavia “Pinocchio senza Fili” uno spettacolo realizzato da USB Uomini Senza Barriere, compagnia di teatro carcere integrato. La rappresentazione racconta una storia che si dipana intorno alle difficoltà dei ragazzi nel loro percorso di crescita sia nei rapporti familiari che nella relazione con il mondo degli adulti.
Tuttavia il messaggio di Pinocchio è un richiamo alla fiducia verso l’animo umano. Dopo cinque produzioni andate in scena nel teatro della casa circondariale, per la prima volta la compagnia approda in un teatro “fuori dalle mura”. La serata è volta in un’ottica di inclusione sociale e rientra nel cartellone nazionale delle iniziative per la quinta giornata nazionale del teatro carcere.
Presenti ieri in conferenza stampa il direttore della casa circondariale circondariale Torre del Gallo Stefania D’Agostino ed il commissario capo Angelo Napolitano comandante della Polizia Penitenziaria e dell’area trattamentale. “Questo approccio interculturale si ripercuote positivamente anche nella vita quotidiana delle sezioni – ha spiegato la D’Agostino – e ha aiutato i detenuti stranieri a migliorare l’esposizione e la comprensione della lingua italiana, facilitando le relazioni interpersonali. Il viaggio intrapreso si è così trasformato in un, percorso di consapevolezza teatrale, diventando un cammino di crescita che ha visto gli attori intraprendere un profondo e faticoso lavoro interiore in direzione di una restituzione della propria personalità al mondo esterno. Il lavoro parte dal presupposto della teatroterapia e pone l’attore al centro per un cambiamento È una riabilitazione, grazie anche alla presenza di attori esterni”.
Conduttrice regista della compagnia è Stefania Grossi; con lei Marco Piliero, Nicolò Fiori, Giorgia Macrì e Anna Giulia brunati.
L’ingresso sarà gratuito su prenotazione da effettuarsi entro il 23 maggio prossimo inviando una mail a u.s.b.teatrocarcere@gmail.com.
Il progetto è sostenuto dall’Associazione Amici della Mongolfiera per Lu.I.S.