Giornata della zone umide. Un’escursione nel Parco Ticino
Domenica 2 febbraio ricorre la Giornata delle Zone umide per celebrare la firma della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, avvenuta nel 1971, organizzando eventi per far conoscere, conservare e fruire ole are umide del nostro Paese.
La Convenzione è lo strumento che fornisce ai 170 Paesi firmatari linee guida per la conservazione e l’uso razionale delle zone umide e delle loro risorse ed è l’unico trattato internazionale sull’ambiente che si occupa di questo particolare ecosistema che oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantisce ingenti risorse di acqua e cibo e svolge una funzione di mitigazione dai cambiamenti climatici.
Per per l’occasione Legambiente Circolo il Barcè organizza un’escursione lungo un percorso ad anello nel Parco del Ticino che presenta numerosi aspetti di interesse naturalistico e storico, legati alla presenza del fiume Ticino.
Appuntamento alle ore 9.30 presso la località Cascina di Santa Sofia nel Comune di Torre d’Isola.
In età preromana la località di Santa Sofia costituì l’insediamento primitivo della futura Pavia e, in seguito, per la sua posizione strategica divenne l’accampamento di molti eserciti che tentarono di attaccare la città quali quelli di Alboino nel 569 e di Carlo Magno, nel 773. Santa Sofia sin dai tempi dei Romani rappresentò inoltre uno dei più importanti porti fluviali per il trasporto delle merci a Pavia. Durante il Medio Evo presso questo porto arrivavano le navi che scendevano dal lago Maggiore e trasportavano, tra le varie merci, anche il pregiato marmo rosa di Candoglia, utilizzato per la costruzione della vicina Certosa di Pavia. L’attività portuale proseguì fino a circa la metà del 1800 e in seguito entrò progressivamente in disuso.
Un punto di notevole interesse dell’escursione, e anche punto di partenza, è la piccola chiesa sconsacrata dedicata a Santa Rita da Cascia, la cui prima costruzione risalirebbe addirittura a Carlo Magno, che la fece edificare nel corso dell’assedio di Pavia negli anni 773-774, quando la città era ancora dominata dai Longobardi. Lungo il sentiero si incontrerà inoltre un vecchio poligono militare, in disuso, che la natura sta lentamente ricolonizzando e che ospita specie faunistiche e botaniche particolari. Anche il meandro del fiume che percorreremo durante la camminata presenta caratteristiche naturalistiche e geomorfologiche di rilevante interesse con panorami molto suggestivi. Osserveremo le diverse caratteristiche delle sponde del meandro: la sponda concava soggetta all’erosione e che quindi è stata oggetto di un intervento di protezioni con blocchi di cemento e una convessa dove invece avviene il deposito dei sedimenti.
La lunghezza del percorso è di circa 7 kilometri. Sono necessarie scarpe da escursionismo.
Per informazioni contattare gli organizzatori:
Luigi Marinoni email: gigi_italy@hotmail.com
Giovanni Fustilla: giofustilla77@libero.it