Innesti Inattesi/5. Pavia, dagli eventi culturali dal vivo alla distribuzione di cibo: azioni di solidarietà per la comunità
I circoli Arci di Pavia si sono messi al servizio delle fasce fragili della popolazione, cucinando per alcune realtà bisognose o distribuendo viveri.
A causa dell’emergenza sanitaria, i circoli Arci presenti sul territorio pavese si sono reinventati, trasformando la propria attività, tipicamente rivolta verso i soci, in azioni di vicinanza e supporto alle fasce più fragili della popolazione. Il Circolo Via d’acqua ad esempio, che esiste a Pavia dal 2012 e che per sette anni ha vissuto di incontri, musica, libri, teatro, cibo, tanti bambini e tanta convivialità nel rispetto dell’individuo e della natura in uno spazio per tutti, si è ritrovato di colpo sospese tutte le attività ricreative e culturali. Come tenere vicini i volontari e i soci in un momento in cui le attività tipiche dei Circoli non potevano realizzarsi e allo stesso tempo come mettersi al servizio della comunità in un momento così difficile per tutti, soprattutto per i più fragili? CSV Lombardia Sud, per la rubrica Innesti Inattesi, ha intervistato Claudia Lucrezio, presidente di Arci provinciale e Sonia Acéra Gil, presidente del Circolo Via d’acqua che hanno raccontato come sono nate e si sono sviluppate nel periodo del lockdown una serie di collaborazioni con alcune realtà del territorio.
Il Circolo Via d’acqua, già in contatto con l’associazione Città Solidale con la quale organizza attività per i più piccoli, in occasione della Pasqua ha voluto cucinare torte per i bambini ospiti nel Villaggio San Francesco e per una settimana, su richiesta dei Servizi Sociali, ha fornito pasti per 40 persone. Il testimone poi è passato al Circolo Impatto Zero che in occasione del Ramadan per 2/3 volte alla settimana ha fornito, sempre al Villaggio San Francesco, pasti vegani pronti per tutti coloro che osservando il Ramadan non potevano usufruire delle mense. I giovani del circolo Radio Aut hanno invece da subito attivato un servizio di consegna dei pasti a domicilio e pacchi alimentari per le persone che ne avevano necessità, servizio che prosegue tuttora.
Questa capacità di trasformazione, rapida e concreta, ha permesso ai soci di non disperdersi e anzi di rinsaldare il legame con la comunità e con il territorio, mettendo ciascuno a disposizione le proprie competenze e sensibilità. Il cibo è stato il filo rosso, un nutrimento fisico ma anche relazionale, che ha rafforzato questa nuova visione dei Circoli, offrendo un’ulteriore opportunità di incontro e maggiore conoscenza tra realtà diverse sul territorio e la creazione e la tessitura di legami antichi e nuovi.
Questa esperienza non è finita con l’emergenza. Per quanto riguarda il Via d’acqua ad esempio, i soci da subito hanno immaginato a come proseguire il progetto in collaborazione con Città Solidale per la creazione di una biblioteca sia per minori che per adulti e l’organizzazione di laboratori pratici anche di cucina oltre che attività di aiuto compiti per i bambini del Villaggio e attività ricreative e di socializzazione dedicate ai più piccoli per far conoscere loro la città e il territorio urbano di Pavia con passeggiate e uscite in città.
Il circolo apre così le sue porte alla città incontrando i bisogni delle persone più colpite dall’emergenza sanitaria e sociale.
Arci provinciale in questi mesi sta vivendo un periodo di ulteriori nuovi contatti, nati da bisogni diversi delle realtà con cui si confrontavano ma accomunate tutte dal desiderio di rendersi utili alla città e non arrendersi di fronte alle difficoltà, come aprire le porte delle proprie associazioni a chi cerca una sede o collaborare in raccolte di testi scolastici. La lontananza imposta dall’emergenza sanitaria ha generato lo stimolo opposto: avvicinare gli ideali e i desideri di comunità e di solidarietà.
L’invito di ARCI provinciale è quindi di vivere i circoli, a Pavia ve ne sono quattro dislocati in vari quartieri della città, Circolo via d’acqua, Circolo Radio Aut, Circolo Impatto Zero e il Circolo Grassi.
Contatti
Per entrare in contatto con il progetto: scrivere a Claudia Lucrezio o Circolo Via d’acqua arcipavia@gmail.com e visitare le pagine Facebook dei singoli Circoli.
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