Libera cerca volontari per domenica 20 marzo [Pavia]
Il Presidio di Libera Pavia – Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, associazione attiva nella sensibilizzazione sulla presenza delle mafie, in iniziative per la giustizia sociale, per la tutela dei diritti e per una memoria viva e condivisa – cerca cittadini dai 14 anni in su che vogliano donare la propria voce in occasione della XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Ai volontari sarà richiesto di partecipare alla lettura di “Nomi e Storie contro le mafie” durante la manifestazione che si terrà domenica 20 marzo alle 10.30 in Piazza Italia, a Pavia.
Maggiori informazioni sull’iniziativa di Pavia a questo link.
PER PARTECIPARE
- Scrivere all’indirizzo presidioliberapavia@gmail.com entro il 16 marzo seguendo le indicazioni sotto riportate
oppure - Recarsi direttamente in Piazza Italia domenica 20 marzo alle 10.15. In questo caso verrà assegnata una lista di nomi da leggere.
Chi desidera proporsi come volontario per la lettura può
- Scegliere la vittima che appartiene a una delle categorie elencate sotto
- Individuare la storia e ricavarne un testo che duri non più di tre minuti
- Inviare la propria scelta e leggere la storia in Piazza Italia!
Inviare le storie entro il 16 marzo all’indirizzo email presidioliberapavia@gmail.com
indicando nome dell’associazione o nome del singolo cittadino o cittadina, nome della vittima e categoria alla quale appartiene. Le storie verranno scelte in modo che siano rappresentative delle categorie. Le storie che non saranno lette in piazza potranno essere postate sulla pagina facebook Presidio di Libera Pavia.
Scegliere la storia e leggerla
Il sito Vivi https://vivi.libera.it/ raccoglie le storie di alcune delle vittime in elenco. La criminalità mafiosa ha ucciso sia chi la contrastava direttamente sia tanti comuni cittadini: tutte le vittime innocenti di mafia rappresentano un sacrificio inaccettabile per un paese civile.
Può essere interessante ripercorrere i diversi percorsi di vita che appartengono a
- forze dell’ordine
- giornalisti
- imprenditori e commercianti
- magistrati
- sacerdoti
- sindacalisti
- stranieri
- amministratori pubblici
- familiari innocenti di mafiosi
- cittadini e cittadine vittime non per ruolo o professione
- bambini