Nasce STANZE_unipv il videomagazine dell’Università di Pavia
E’ nato “STANZE_unipv”, il primo videomagazine universitario italiano, firmato Università di Pavia.
Uno strumento di creatività collettiva e riflessione corale, visibile all’indirizzo stanze.unipv.it, per poter offrire pillole esistenziali e di conoscenza a tutti, in questo momento in cui siamo confinati delle nostre stanze domestiche.
Il nome. “STANZE_unipv” si associa immediatamente alle stanze delle nostre dimore, in cui stiamo fermi, ma connessi, in questa emergenza. E non solo. Stanze sono anche gli studi e i laboratori dell’Università di Pavia aperti al mondo, così come stanze sono le strofe dei componimenti poetici che ci accompagnano in altri luoghi e in altri tempi.
I contenuti e i protagonisti – Nato in queste settimane di emergenza e di isolamento sociale per Coronavirus, “STANZE_unipv” propone riflessioni, testi poetici e letterari, osservazioni scientifiche, meditazioni, ma anche esercizi fisici, indicazioni nutrizionali, immagini, playlist musicali, azioni di solidarietà. Si tratta di video originali, creati apposta da docenti, studenti, personale dell’Università di Pavia, con taglio divulgativo. Letterati, storici e filosofi, scienziati ed esperti di marketing, medici e appassionati di musica ci guidano tra le stanze del videomagazine e ci invitano a riscoprire un nuovo spazio, domestico e interiore. In un work in progress che sarà continuamente e periodicamente arricchito con nuovi contributi.
«L’idea che ci ha guidato nella creazione di “STANZE_unipv” – dichiara il ProRettore vicario e Delegato alla Comunicazione, Giampaolo Azzoni – è stata quella di mettere a disposizione di tutti, in forma semplice e divulgativa, il sapere dell’Università di Pavia. In un momento così difficile, in cui siamo costretti nelle nostre case, qualcuno in solitudine, la tecnologia ci aiuta a comunicare. E che cosa può comunicare un ateneo come il nostro? Scienza e cultura, ma anche consigli pratici, riflessioni, suggerimenti per rilassarsi e affrontare l’emergenza. Tutti sono invitati ad entrare nelle stanze e ad abitarle attivamente: la porta è aperta».
Le stanze sono otto: Anime, Parole, Storie, Saperi, Visioni, Battiti, Benessere, Solidarietà.
“Anime” è dedicata a “i respiri che ci fanno vivere, l’aria che alimenta quei respiri, il soffio che guida l’aria”. Dalle riflessioni etiche alla scoperta della meditazione zen, dai suggerimenti dello psicologo per superare la paura, al rapporto dei bambini con il Coronavirus.
“Parole” ci invita a riscoprire, ad ascoltare, a inventare termini, per trovare conforto e dare un nome alle paure e alle speranze. È il caso della parola ‘vacanza’ che, come spiega lo storico della lingua Giuseppe Antonelli, in questo periodo torna a legarsi etimologicamente al significato di vuoto. E poi ci sono i versi di Montale, flash poetici e metafore per illuminare il mondo esterno, quello che presto speriamo di poter vedere, sentire e incontrare, ma anche riflessioni giuridiche, economiche, sociali sulle parole che affollano il nostro vocabolario in questi giorni: emergenza, salute, fake news, viralità.
“Storie” sono quelle che ci tramandiamo da secoli o come quelle che appartengono a ognuno di noi, ma è anche la Storia da cui discendiamo e che sempre ci lascia spazio per riflettere e imparare anche oggi. Un invito a scoprire, o riscoprire, le lezioni degli antichi in tempo di crisi, le pandemie e le migrazioni nel mondo antico greco e romano, la peste manzoniana, le riflessioni dei filosofi di fronte alle catastrofi e molto altro ancora.
“Saperi”: abbiamo bisogno di conoscere per comprendere la complessità del mondo e delle sue leggi, per immaginare città e modelli di convivenza, per progettare il futuro. Condividere il sapere è un mezzo per creare nuovi mondi e per sconfiggere le nostre paure. Pillole e microlezioni, come quelle in cui Stefano Denicolai spiega quale sarà il “new normal” del dopo pandemia, Fabio Rugge analizza il rapporto tra emergenza e decisione politica, Carlo Alberto Redi affronta il tema ecologico.
“Battiti” è la stanza dell’ascolto, dove le nostre pulsazioni possono dialogare con la musica sentita, eseguita e studiata, come quella del coro di Musicologia, ma anche con le nostre voci. Tutti possono partecipare alla playlist, condividendo canzoni, suggestioni musicali, lanciando fragili risonanze tra sé e gli altri, per “ascoltare la nostra musica insieme”, per costruire, nota dopo nota, la partitura di questa nostra separazione insieme.
“Visioni” rappresenta uno spazio per l’immagine, per ciò che guardiamo e ciò che ci riguarda. Arte, fotografia, cinema. Commenti, analisi di opere, scatti dalla quarantena, appuntamenti virtuali al cinema. Una stanza visionaria, che si apre con Viral atlas, insieme di immagini provenienti da differenti paesi, dal lontano Messico all’India, dove vivono ricercatori e studenti, che hanno incrociato lungo il loro cammino l’Università di Pavia. Tra le Visioni anche le Scrivanie di Filosofi osservate e commentate da Gianni Francioni. Un affascinante racconto che attraverso la disposizione degli oggetti ci svela un intimo ritratto dei filosofi pavesi.
“Benessere” è la stanza per restare in forma anche senza andare in palestra, con qualche idea per una sana alimentazione e per mantenersi in salute. Ma in benessere si trovano anche consigli e riflessioni per rilassare la mente esercitando il corpo e per riscoprire il piacere della lettura.
“Solidarietà” ospita campagne di crowdfunding per la ricerca e gli ospedali; gruppi spontanei che portano aiuti concreti a chi è più bisognoso o una parola di conforto a chi è solo. In questa stanza si incontrano coloro che si stanno impegnando per la solidarietà.