Cascina Maggiore – Le attività durante l’emergenza
Cascina Maggiore di Graffignana illustra le attività che ha portato avanti durante questo periodo di emergenza.
Sono state date alcune priorità al servizio di Cascina Maggiore in questa fase di emergenza, in primis la decisione di sospendere la trasferta in Toscana per partecipare al Carnevale di Viareggio, ma quella più importante era capire come rimanere vicino ai ragazzi soprattutto dal punto di vista emotivo.
Quindi sono stati tenuti attivi ad esempio il gruppo WhatsApp, anche solo per sentirsi quotidianamente con i ragazzi e alla luce delle comunicazioni ministeriali circa il prolungamento della chiusura della scuola e il relativo avvio delle Didattica a Distanza, gli operatori hanno pensato di assegnare a ciascun ragazzo una sorta di tutor che poteva essere contattato sia per il supporto dei compiti oppure anche solo per una semplice chiacchierata. Questo però non era sufficiente per mantenere dei momenti di condivisione di gruppo come durante il servizio “Fuoriclasse” (servizio nel quale si vuole accompagnare i ragazzi nella fase più delicata della loro vita di adolescenti, affinché possano acquisire sempre maggiore sicurezza nelle loro capacità). Si è quindi pensato di proporre settimanalmente dei temi che venivano affrontati in videoconferenza e le tematiche trattate sono state ad esempio la settimana della cucina, la settimana dell’arte, la settimana del film oppure la settimana del libro.
Un altro bisogno riscontrato è stato quello di rimanere vicini e continuare il supporto ai ragazzi durante i compiti attraverso dei contatti individuali tra operatore e ragazzo; non è stato facile re-inventare questo momento e trovare il modo più efficace per promuovere una nuova forma di Post-scuola, ma con l’impegno è stato possibile ripartire con un nuovo slancio
Durante uno dei tanti momenti di equipe, organizzati tra gli operatori per confrontarsi e progettare è nato il progetto Carpe Diem un concorso fotografico sul tema della quarantena che ha permesso di sensibilizzare la comunità al tema della solidarietà (ogni foto inviata permetteva una donazione di 5 euro al servizio Caritas locale) oltre che dare l’occasione a ciascuno, bambini, ragazzi e adulti di poter beneficiare dello spirito artistico e riflessivo affinché si parlasse di questa situazione con uno sguardo personale e al tempo stesso si potesse con-dividere (dividere con) il peso di questo momento di grande fatica e difficoltà. Con grande sorpresa è stata riscontrato che le persone avevano voglia di comunicare e di condividere, senza esasperare il tema, ma al tempo stesso senza nemmeno volerlo banalizzare.
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