Il crowdfunding al servizio del terzo settore
Il crowdfunding al servizio del terzo settore: 8 aprile 2022
Quali sono le condizioni che rendono il crowdfunding efficace per il terzo settore? In che modo un fundraiser può sfruttarne le potenzialità inserendolo all’interno di un piano di raccolta fondi strutturato? Quali sono le buone pratiche per utilizzare il crowdfunding come strumento che consolida la cultura del dono, della trasparenza e della rendicontazione?
Il crowdfunding al servizio del terzo settore è il convegno che vuole stimolare una risposta a queste domande. Un momento di confronto e dibattito organizzato da Ginger Crowdfunding e rivolto a tutti gli operatori del fundraising e del terzo settore.
Fiducia, trasparenza e attenzione ai sostenitori sono le radici su cui si basa una sana e robusta cultura del dono. Al contempo sono anche tre elementi imprescindibili per l’uso efficace e consapevole del crowdfunding.
Il convegno nasce con l’obiettivo di contrastare l’idea che per raccogliere fondi online basti un approccio improvvisato, nonché che il digitale sia sinonimo di poca trasparenza. Al contrario.
Il crowdfunding è un’opportunità, per le realtà del terzo settore e per i fundraiser, di sfruttare le potenzialità del web per costruire una relazione ancor più solida con i donatori. Un rapporto di fiducia basato su progettualità concrete e sostenibili, su una comunicazione sempre aperta e bidirezionale con i sostenitori, su una rendicontazione costante e pubblica dei fondi raccolti.
Per tutti questi motivi il crowdfunding è uno strumento a disposizione dei professionisti della raccolta fondi e che non può prescindere da un approccio professionale da parte di ogni attore coinvolto. Dalle realtà non profit, ai fundraiser, fino alle piattaforme online che ospitano le campagne.
Motivo per cui, fin dal 2013, Ginger promuove la cultura del fare crowdfunding, conoscendo personalmente tutti i progettisti che hanno lanciato una campagna sulla piattaforma Ideaginger.it, guidandoli nell’uso consapevole dello strumento e svolgendo un attento lavoro di selezione delle raccolte fondi pubblicate. Per tutelare gli interessi, ugualmente primari, dei progettisti e dei rispettivi sostenitori.
Analizzando i forti cambiamenti nel fundraising italiano e tenendo in considerazione il dibattito nato su magazine del no profit Vita, analizzeremo come per i vari attori coinvolti in una campagna – organizzazioni, fundraiser e piattaforme – il crowdfunding possa essere l’occasione di trasparenza e buona gestione. E di come il terzo settore abbia, ancora una volta, un ruolo centrale nel rafforzare la cultura del dono, anche grazie al crowdfunding.
Relatori
- Agnese Agrizzi – Founder & CEO di Ginger Crowdfunding– Moderatrice del dibattito
- Paolo Venturi – Direttore di AICCON & The FundRaising School – La valenza “emergentista” del crowdfunding per il Terzo Settore
- Luca Borneo – Responsabile della piattaforma Ideaginger.it – In che modo, e con quali risultati, il gestore di una piattaforma di crowdfunding può lavorare per consolidare la cultura della raccolta fondi online
- Stefano Arduini – Direttore di Vita.it & Vita magazine – Separare il grano dal loglio
- Ivana Pais – Professoressa di Sociologia Economica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Il crowdfunding: un’innovazione socio-economica avvenuta durante l’emergenza pandemica
- Daniele Ravaglia – Direttore Generale Emil Banca – Investire nel terzo settore con il crowdfunding
- Natascia Astolfi – Consulente di fundraising & Responsabile Astolfi 15.70 – Il crowdfunding come porta d’entrata al fundraising: case studies
- Stefano Vezzani – Direttore Fondazione Sant’Orsola – Il crowdfunding in ambito sanitario durante e dopo la pandemia
Locandina-Il-crowdfunding-al-servizio-del-terzo-settore.pdf (165 download )