Piccola Opera, una storia che continua
Piccola Opera, una storia che continua. A 66 anni dall’apertura, le Minime Oblate insieme a Caritas Diocesana e Cooperativa sociale AltraVia danno inizio ad un nuovo corso della Piccola Opera.
“Non collegi, ma case!”. Sorretta da questo semplice, ma solido principio, Margherita Tonoli fondò nel Natale del 1908 la “Piccola Opera per la salvezza del Fanciullo”, con lo scopo di dare una famiglia a chi non ce l’ha, mediante progetti di accoglienza comunitaria. Dalla società milanese alle prese con la miseria generata dai processi di industrializzazione ai giorni nostri è passata molta acqua sotto i ponti, ma – purtroppo – il fenomeno della fragilità di minori e famiglie è una realtà ancora dolorosamente presente.
Lo sanno bene le Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria, l’ente religioso che nel 1958 raccolse la sfida di portare avanti la Piccola Opera, circa un decennio dopo la scomparsa della sua fondatrice, Margherita Tonoli. E continuano a farlo anche oggi, con competenza e dedizione. Purtroppo, come numerose altre realtà religiose, anche l’ente delle Minime Oblate subisce un drastico ridimensionamento a causa della ormai diffusa crisi delle vocazioni religiose.
Questa tendenza irreversibile, unitamente all’accrescersi della complessità gestionale e burocratica che caratterizza il mondo delle comunità educative, spinse la compianta direttrice – Sorella Anna Gennai – a ricorrere al consiglio del Vescovo di Como, Sua Eminenza il Cardinale Oscar Cantoni, che incaricò di occuparsi della vicenda la Caritas Diocesana.
Nell’aprile del 2019 la Caritas affidò alla Cooperativa Sociale AltraVia il compito di affiancare le Sorelle nella gestione dei servizi. La collaborazione è cresciuta in modo costante, fino a che – sotto l’egida della Diocesi di Como e di Milano (a cui le due realtà fanno riferimento) – si è giunti all’ufficializzazione del passaggio dei servizi del Centro Rita Tonoli alla Cooperativa Sociale AltraVia, che sarà ultimato a partire dall’inizio del 2024.
Resta ferma la volontà di tutti gli attori in gioco di mantenere stabile il processo di collaborazione avviato con le Minime Oblate: le sorelle, che abitano presso il Centro da decenni, continueranno a garantire la loro presenza e ad affiancare la nuova direzione con la loro esperienza; l’ente religioso manterrà saldi i legami, sia per salvaguardare il prezioso patrimonio di relazioni con il territorio e le istituzioni costruito in tanti anni di proficuo servizio, sia per accompagnare la Caritas, le diocesi e tutti i nuovi protagonisti nel passaggio di un carisma antico dentro una storia nuova.
In occasione dell’avvicendamento nella gestione degli storici servizi per i minori della Piccola Opera, le Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria e la cooperativa Sociale AltraVia organizzano una breve conferenza stampa martedì 12 dicembre presso il Centro Rita Tonoli di Traona in via Bruno Castagna, 1 (ingresso con parcheggio interno da via Vanoni, 9). La conferenza stampa avrà inizio alle ore 18:00 e si svolgerà secondo il seguente programma:
- introduzione a cura della direzione del Centro Rita Tonoli
- intervento di padre Sergio Pesenti, legale rappresentante pro tempore delle Minime Oblate
- intervento di don Augusto Bormolini, presidente della Cooperativa Sociale AltraVia e vicedirettore diocesano Caritas
- intervento Maurizio Papini, sindaco di Traona Seguirà aperitivo alla presenza di istituzioni e amici.
Il Centro Rita Tonoli – Piccola Opera è l’unica realtà (ad eccezion fatta per un servizio che si occupa di penale minorile) rimasta in provincia di Sondrio a garantire l’accoglienza di minori collocati in comunità (con provvedimento dell’autorità giudiziaria).
Al momento sono attivi una comunità educativa minori, una comunità genitori-figli, un alloggio per l’avvio all’autonomia di neomaggiorenni, un alloggio per l’autonomia di mamme con bambino e una casa rifugio per l’accoglienza di donne vittime di violenza.
I servizi possono complessivamente arrivare ad accogliere fino a 40 persone circa.
AltraVia nasce nel giugno 2016 – su iniziativa e in collaborazione con la Caritas della Diocesi di Como – per gestire in provincia di Sondrio l’accoglienza di richiedenti protezione internazionale. La mission di AltraVia si riassume in modo semplice: “dare segno di sé”. Dare segno di sé significa provocare ciascuno ad essere protagonista nei confronti dell’altro, oltre che nell’accogliere, nell’ascoltare, nell’accompagnare, nel promuovere. Per questo per la cooperativa è essenziale il percorso di accompagnamento e coinvolgimento delle comunità nel processo di accoglienza.