Varese città antispreco: buone pratiche e opportunità per imprese, enti e cittadini
Mercoledì 21 settembre si è tenuto, presso le Ville Ponti a Varese, nell’ambito della Settimana europea per lo sviluppo sostenibile, grazie alla Camera di Commercio di Varese, la presentazione del tavolo “Varese città antispreco”, voluto dall’Assessore Nicoletta San Martino alla Tutela Ambientale, Sosteniblità Sociale ed Economia circolare del Comune di Varese. Il dibattito è avvenuto attraverso le storie di alcuni dei partecipanti al tavolo.
Ad aprire la mattinata è il Direttore del Csv Insubria Varese, Maurizio Ampollini definendo i Centri di Servizi di Volontariato. I Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) sono associazioni riconosciute finalizzate al supporto e alla promozione degli Enti del Terzo Settore. Nati con la legge 266/1991 per sostenere e qualificare le attività realizzate dalle Organizzazioni di Volontariato, nel corso degli anni si sono diffusi e sviluppati su tutto il territorio nazionale e nel 2017 la Riforma del Terzo Settore ne ha esteso le funzioni a tutte le Associazioni del Terzo Settore. Il CSV Insubria nasce dalla fusione dei due CSV della provincia di Varese e Como e si pone attraverso alcuni servizi come: promozione, orientamento e animazione territoriale; formazione: corsi di formazione rivolti sia ai volontari che agli aspiranti tali; consulenza, assistenza qualificata ed accompagnamento; informazione e comunicazione: promozione di iniziative e lavoro di rete; servizi di ricerca e documentazione: banche dati e altro; servizi di supporto tecnico-logistico.
Motivazioni, azioni e obiettivi sono alla base di fare rete. I vantaggi della legge 166/2016 “Antispreco”: non solo alimenti, ma anche beni non più commercializzabili. Interessante è stato l’intervento di Leroy Merlin (Luca Pereno) che ha introdotto il concetto di azienda brava. Leroy Merlin, attraverso una piattaforma, monitora gli “invenduti” in tutti i punti vendita, inserendoli sul mercato destinati agli enti del Terzo settore. Un esempio concreto è stato subito illustrato da Lega del Cane (Alessandra Calafà), associazione che gestisce il canile comunale di Varese, luogo di accoglienza ed inclusione. Grazie alla sinergia con Leroy Merlin è stato possibile creare uno spazio dove il cane può iniziare a relazionarsi con il futuro padrone attraverso l’ausilio di arredi di riuso e grazie all’aiuto di volontari.
Non solo alimenti o arredi, ma anche farmaci: Banco Farmaceutico (Dina Ermolli) ha promosso il progetto Recupero Farmaci Validi non scaduti: all’interno delle farmacie che aderiscono all’iniziativa, sono posizionati appositi contenitori di raccolta i in cui ognuno, assistito dal farmacista può donare i medicinali di cui non ha più bisogno. I farmaci donati sono consegnati agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico. Più di 1800 enti sono accreditati e 4800 farmacie. Nella sola provincia di Varese si contano 135 farmacie aderenti.
Una pratica molto comune anche alla Casa della Carità di Varese (Matteo Aimetti): oltre al dispensario farmaceutico, la Casa della Carità da ormai molti anni sul territorio si occupa di fornire, attraverso un vasto guardaroba, gli indumenti per le persone senza fissa dimora ed in difficoltà; così come la possibilità di lavarsi con il servizio docce e soprattutto il servizio mensa ed emporio Caritas.
Antispreco alimentare: Nonsolopane (Andrea Benzoni) è attivamente impegnata nella lotta allo spreco. Raccolgono frutta e verdura fresca, trasformandole poi in conserve che vengono distribuite alle famiglie bisognose, arricchendo il “pacco” tradizionale di bontà e genuinità. Il laboratorio di trasformazione alimentare è stato realizzato grazie all’aiuto di tanti soggetti, aziende, istituzioni pubbliche e semplici privati, e vede la partecipazione stabile di 20 volontari che producono annualmente circa 18.000 vasetti di marmellate e conserve. Croce Rossa italiana (Angelo Bianchi) raccoglie, nei periodi di festa come il Natale e laPasqua, panettoni e pandoro, uova di Pasqua, colombe da distribuire alle famiglie in difficoltà sia come gesto del singolo cittadino come dono sia recuperando l’invenduto dalle stesse imprese.
Presente anche Coop Lombardia (Ettore Terribili) che pone l’accento al progetto nazionale per la donazione solidale delle eccedenze alimentari. L’iniziativa assume il nome di Buon Fine e ha la finalità di attuare misure di contrasto alla povertà e tutela ambientale, grazie all’azione di recupero di prodotti alimentari altrimenti destinati a rifiuto, nonché di rafforzare la coesione sociale sul territorio, attraverso una rete solidale composta dai dipendenti Coop, dai soci Coop che a titolo volontario si occupano delle relazioni con enti pubblici e associazioni e spesso collaborano con loro, dalle amministrazioni locali che supervisionano il processo di donazione e dai soggetti donatari che ritirano i prodotti per assistere le persone bisognose. Nel 2021 con il progetto Buon Fine sono state recuperate (e perciò sottratte ai rifiuti) oltre 5.500 tonnellate di prodotti alimentari pari a 27 milioni e mezzo di euro donati a 938 associazioni di volontariato in tutta Italia generando oltre 11 milioni di pasti.
A tirare le fila del dibattito è l’on. Maria Chiara Gadda, che insiste sulla necessità di avviare un modello organizzativo e sinergico anche per le piccole imprese per gestire le eccedenze.
Ciò che si evince, a fine dei lavori, è l’importanza di fare rete tra associazioni, enti e imprese sul territorio.