Gaming/gambling: cosa ne pensano i giovani del gioco d’azzardo e del gioco on line
Nell’ambito del progetto di sistema Mind the Gap 2.0 sono state realizzate diverse ricerche sul tema gaming/gambling.
CSV Monza Lecco Sondrio, partner di progetto, ha chiesto a Stefano Laffi, sociologo, co-fondatore della cooperativa di ricerca sociale Codici, di rielaborare i risultati per presentarli poi in due opuscoli realizzati dall’agenzia Taxi 1729, società di comunicazione e divulgazione scientifica di Torino.
Gli opuscoli contengono i risultati delle seguenti ricerche:
- indagine nelle scuole superiori sul gioco d’azzardo presso la popolazione delle classi terze superiori in provincia di Monza e Brianza e di Lecco;
- ricerca fra pari sul gioco on line fatta coi centri giovani di Monza e di Dolzago;
- ricerca qualitativa sul gioco on line fatta con il laboratorio della 1^ classe di scienze umane dell’Istituto Bertacchi di Lecco.
Ne emergono delle considerazioni interessanti sulle abitudini di gioco e sulla diversa percezione del pericolo e dell’abuso da parte di adulti e ragazzi/e. Gli opuscoli sono un valido strumento per educatori ed educatrici, insegnanti, associazioni.
Gli opuscoli sono disponibili sul portale MY CSV nella sezione “Documentazione e materiali didattici” e si possono scaricare ai seguenti link:
- Gambling: https://mls.mycsv.it/Global/Handlers/GetFileFrontend.ashx?IDFile=54646&MAC=C1D0CB860B2877A7EA82D157CDCF45BA&Nome=Libretto_GAMBLING.pdf
- Gaming: https://mls.mycsv.it/Global/Handlers/GetFileFrontend.ashx?IDFile=54647&MAC=DD35F194A7DE00F84887F55ECCE46B75&Nome=Libretto_GAMING.pdf
Sono a disposizione anche in formato cartaceo (fino a esaurimento scorte) su richiesta: m.motta@csvlombardia.it
Gaming
Analisi sulle abitudini di gioco tra i ragazzi e le ragazze delle province di Monza-Brianza e Lecco
Gambling
Usi e costumi del gioco d’azzardo
DATI GENERALI
- Il questionario è stato sottoposto a 122 studenti e studentesse delle scuole superiori e medie (62 tra i 15 e i 18 anni, 44 tra i 12 e i 14 anni, 13 con più di 18 anni e 3 di 11 anni o meno).
- 54,10 % maschi e 44,26% femmine.
- Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 sono stati somministrati e raccolti 3756 questionari a giovani delle classi terze superiori delle province di Monza e Brianza (60,4%) e Lecco (39,6 %), all’incirca il 32% dei e delle sedicenni residenti nelle due province
- 53,8% femmine e 46,2% maschi
ESPERIENZA DI GIOCO
Quasi 8 rispondenti su 10 affermano di giocare on line. Non è però una passione solo maschile (fra i maschi sono 9 su 10, fra le femmine 7 su 10), nè c’è differenza di età.
Si notano, invece, delle differenze per genere ed età nel tempo medio di gioco: mentre la maggior parte delle ragazze gioca meno di un’ora al giorno, sono i ragazzi ad avere il primato nella fascia tra 1 e 2 ore, così come i 15-18enni. Da notare però che nella fascia oltre 3 ore non vi è una differenza significativa di genere.
Sulla domanda relativa alla fascia oraria in cui si gioca di più, l’opzione più scelta è il pomeriggio, con il 45% delle preferenze, ma la somma di sera e sera tardi/notte fa oltre il 50% delle risposte.
Giocano la sera tardi e la notte circa allo stesso modo preadolescenti e adolescenti, mentre l’incidenza fra le ragazze è il doppio di quella maschile.
L’esperienza del gioco d’azzardo
- riguarda in ogni sua manifestazione una minoranza, nel senso che nessun gioco è stato provato da almeno la metà dei rispondenti. I gratta e vinci sono stati provati dal 45% del campione, oltre il 20% ha provato anche a giocare a carte per soldi, lotterie e bingo, o ancora il 17,9% ha sperimentato le scommesse sportive. Queste ultime, pur minoritarie, sono quelle che creano più abitudine seguite dalla famiglia di gratta a vinci e lotterie; il gioco d’azzardo via smartphone (ad es. poker on line) è pochissimo diffuso nonostante l’utilizzo crescente del cellulare da parte degli adolescenti;
- è nettamente più diffusa fra gli studenti delle scuole di Monza e Brianza (da 1,5 a oltre 3 volte maggiori);
- con la sola eccezione dei Gratta e vinci, i maschi giocano in media più delle femmine per ogni tipologia;
- non si può affermare che la frequentazione di un certo tipo di studi (licei, istituti tecnici, professionali) influisca sui comportamenti di gioco.
LIMITI E CONTROLLI
COME LIMITARE IL TEMPO DI GIOCO DI UN FIGLIO/A?
Con incentivi positivi come proporre delle cose divertenti da fare fuori casa, piccolo premio settimanale se si rispettano i limiti, avere un fidanzato che non gioca e ti invoglia a fare altro, togliere la consolle.
IN CASA HAI QUALCHE FORMA DI CONTROLLO?
I genitori non sanno e non controllano a cosa giocano i figli. I limiti di tempo, imposti soprattutto in preadolescenza, non sempre sono rispettati, ma il gioco è per lo più affidato all’autolimitazione. Nel passaggio di età, poi, è evidente la rinuncia dei figli al controllo dei genitori.
SPESA
Chi gioca spende poco, di solito un euro o meno, oppure arriva al più a 10 euro. Rispondono di aver superato i 10 euro 100 persone, cioè il 2,6% del campione. Mancano però 1179 risposte, circa 1/3 dei rispondenti.
Non solo i maschi giocano in media più delle femmine, ma spendono anche di più: hanno superato la soglia dei 10 euro l’11,7% di loro, contro il 2,1% delle ragazze.
La netta maggioranza del campione (82,3%) non torna a giocare per rifarsi delle perdite. Fra i soli giocatori chi è tentato è più del 17,7% (dato dalla somma di sempre, spesso e a volte).
RELAZIONI ED EMOZIONI
Il dubbio di molti genitori e adulti in generale, il gioco on line come possibile fattore di isolamento e perdita di contatto con amici e amiche, non appartiene a ragazzi e ragazze. Solo 6 persone delle 122 che hanno risposto si riconoscono in quel dubbio, per le altre il gioco non condiziona o anzi, consente di coltivare le amicizie (perché nel gioco on line spesso si gioca con gli amici).
“Separarsi almeno un po’ dal mondo che ti circonda, permettendoti di staccare un po’ da tutti i problemi”
“E’ come provare vite ed esplorare mondi che non hai mai potuto davvero comprendere”
CRITICITA'
Oltre 400 studenti hanno ammesso di essersi sentiti in colpa per i soldi spesi nel gioco.
ASSOCIAZIONE TRA SINTOMI E GIOCHI
A dichiarare di spendere più del proposito è chi gioca a scommesse sportive o bingo, mentre a voler smettere senza riuscire sono coloro che giocano a slot, gare di animali, lotterie, giochi su smartphone, lancio della moneta, o di nuovo scommesse sportive.
PROBLEMI IN FAMIGLIA
Il 3,4% del campione dichiara un problema in famiglia con il gioco.
Non c’è invece correlazione fra l’entità della spesa in gioco dei figli e il problema dei genitori.
CONTINUARE A GIOCARE
PERCHÉ È COSÌ DIFFICILE SMETTERE?
È difficile smettere perché i videogiochi sono fatti di livelli, da superare, quindi l’elemento performativo è molto stimolante. Poi nel gioco on line si è connessi, si sta insieme, l’elemento relazionale pesa quasi altrettanto.
DOPO AVER GIOCATO…
…si sta bene, perché ci si è divertiti, oppure si ha voglia di uscire, per stare con gli amici, o si sente di dover scaricare la tensione fuori. È evidente come i giocatori vivano il gioco in modo nettamente positivo.