L’arte che rivive: L’Alveare ODV di Buguggiate svela l’autore di un capolavoro seicentesco grazie a un nuovo restauro
Un esempio virtuoso di valorizzazione del patrimonio artistico locale arriva da Buguggiate, dove l’associazione L’Alveare ODV, per la terza volta, investe in un restauro che unisce passione per l’arte, impegno civico e riscoperta storica.
Lunedì 7 aprile, alle ore 20.30 presso il Cinema Teatro “Castellani” di Azzate, si terrà una serata-evento aperta al pubblico in cui sarà possibile ammirare da vicino l’opera “Trinità con i santi Giovanni evangelista e Carlo Borromeo”, una splendida tela seicentesca che dopo secoli rivela finalmente il nome del suo autore.
L’iniziativa è promossa dalla Parrocchia di Azzate e da L’Alveare ODV di Buguggiate, che ha reso possibile il restauro grazie al contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus.
Un ritorno a casa e una scoperta sorprendente
L’opera, temporaneamente esposta fino al 30 marzo nella mostra “Tesori Nascosti” presso il Castello di Masnago, tornerà nella sua sede originaria, la Chiesa Parrocchiale di Azzate. Il restauro ha portato alla luce dettagli straordinari, come le espressioni intense degli angeli, la luce che avvolge il calice col serpente e il manto rosso di San Giovanni.
Ma il vero colpo di scena è stato l’attribuzione dell’opera a un rinomato artista parmense attivo tra il 1500 e il 1600, il cui nome è emerso dopo un lungo e meticoloso lavoro di restauro condotto da Marisa Caravati e Raffaella Bennati.
L’identità del pittore è stata riconosciuta e confermata dalla professoressa Laura Facchin, docente di Storia dell’arte moderna e Storia sociale dell’arte all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. La docente, notando somiglianze con altre opere custodite alla Pinacoteca di Brera, nella chiesa di S. Stefano a Milano e nella chiesa di S. Nicola da Tolentino a Venezia, ha ricostruito la paternità della tela attraverso un lavoro comparativo di grande valore scientifico e culturale.
Una serata tra arte e solidarietà
Durante l’evento sarà anche presente una piccola esposizione dedicata all’“Arte del Riuso”, testimonianza concreta della creatività e dell’autofinanziamento che caratterizzano le attività dell’associazione L’Alveare ODV.
Il ricavato delle vendite e delle offerte raccolte durante la serata contribuirà a coprire i costi del restauro, permettendo così alla comunità di riappropriarsi di un patrimonio storico-artistico inestimabile.
Questa iniziativa dimostra come, attraverso la collaborazione tra enti del territorio, studiosi e cittadini, sia possibile dare nuova vita alla bellezza, trasformando un’opera d’arte in uno strumento di crescita culturale e sociale.