CSV Insubria partecipa all’installazione “Dear Laila” per promuovere la pace attraverso l’arte a Spazio YAK
In un momento storico in cui i conflitti armati toccano la nostra quotidianità, l’arte può diventare uno strumento potente per promuovere la riflessione e il dialogo. Noi di CSV Insubria siamo orgogliosi di aderire all’iniziativa di Spazio YAK, insieme a tante realtà del territorio che dal 25 al 27 ottobre si trasformerà in un presidio artistico per la pace, ospitando l’installazione “Dear Laila” dell’artista palestinese Basel Zaraa.
L’installazione, aperta per 48 ore consecutive, permetterà a uno spettatore alla volta di vivere un’esperienza immersiva e toccante, entrando nei ricordi di una casa distrutta nel campo profughi palestinese di Yarmouk, a Damasco. Attraverso oggetti, fotografie e tracce audio, Basel Zaraa ricostruisce una storia intima e personale, che ha come punto di partenza la richiesta della figlia dell’artista di visitare il luogo dove il padre ha vissuto da bambino. Impossibilitato a portare la bambina in quel luogo distrutto dalla guerra, l’artista ha deciso di ricrearlo e portarlo al pubblico, usando il linguaggio dell’arte performativa.
Questa installazione non è solo un’opera d’arte, ma un’esperienza che attiva l’empatia e invita lo spettatore a riflettere su temi universali come la guerra, l’esilio e la perdita. La scelta di ospitare uno spettatore per volta, per una durata di 20 minuti, sottolinea l’intimità e la profondità dell’esperienza, creando un momento unico di ascolto e contemplazione lontano dalle frenesie quotidiane.
Spazio YAK, con questa iniziativa, ribadisce il valore civico dell’arte e del teatro, offrendo non solo l’opportunità di fruire di un’opera artistica, ma anche quella di partecipare a una veglia artistica per la pace.
Informazioni pratiche:
Dal 25 ottobre (ore 18:00) al 27 ottobre (ore 18:00)
Spazio YAK, Piazza Fulvio de Salvo, 6 – Varese
Parcheggio gratuito disponibile nelle vicinanze
In autobus: Linea C
Per vivere l’installazione è necessario prenotare il proprio posto sul sito di Spazio YAK (www.spazioyak.it), poiché l’ingresso è limitato a uno spettatore alla volta.