Donne e lavoro: la partecipazione passa anche da qui
7 marzo 2018 – Di neo mamme in cerca di uno spazio di lavoro o nella fase di ricostruzione di un percorso professionale ne sono passate molte da VitaminaC – hub sociale del lavoro condiviso aperto negli spazi del Csv Insubria di Varese. «Noi –dice Massimilano Pavanello, responsabile degli spazi di VitaminaC – non potevamo non accorgerci che il potenziale da loro espresso era alto, così come la loro voglia di rimettersi in gioco, spesso con progetti attenti alla comunità, ai legami, alle relazioni».
Da qui è nata l’idea di inserire una azione specifica all’interno di un progetto di conciliazione finanziato da Regione Lombardia ed è nato il percorso di auto imprenditorialità Lei (Lavoro Esperienze Idee). Una apposita call, aperta fino al 14 aprile, sta raccogliendo le candidature di donne che hanno avuto carichi di cura negli ultimi due anni e che si sono per questo allontanate dal mercato del lavoro, ma che desiderano rimettersi in campo con le loro esperienze e le loro idee dando vita a una micro impresa o ad una attività libero professionale. I dati, rispetto all’occupazione femminile in Italia, parlano chiaro e dicono che la “non partecipazione” alla vita sociale ed economica delle donne si mangia via qualcosa come 7 punti percentuali di Pil, oltre a tirarsi dietro una serie di altre ripercussioni. Un mancato rientro al lavoro si porta via anche un pezzo di partecipazione attiva e di dimensione sociale che non si può ignorare.
Perché proprio Lei?
L’obiettivo di Lei è quello di sostenere le donne che vogliono riprendere in mano la loro vita professionale e che guardano all’innovazione sociale e al benessere della collettività: nella fase realizzativa, le potenziali start –up saranno invitate a lavorare con le associazioni del territorio creando sinergie e sviluppando con loro i progetti. «Sarà una sorta di contaminazione – spiega Elisa Begni, community manager di VitaminaC – che ancora una volta ci permetterà di fare da cerniera tra profit e non profit creando nuove opportunità per il territorio». Il percorso è stato presentato il 5 marzo scorso durante un incontro organizzato all’interno del festival Filosofarti da Luna Tovaglieri, che come coach umanistica curerà una parte della formazione in aula, e da Sofia Borri, direttrice di Piano C (coworking, Cobaby, Community di Milano) che è partner di progetto insieme a Confartigianato Imprese Varese, cui spetterà la parte di percorso dedicata allo sviluppo dell’idea di impresa e alla sua fattibilità economica.
Ora dunque è aperta la fase di presentazione delle candidature: da maggio fino all’estate ci saranno gli incontri in aula e in autunno sarà il tempo per la valutazione finale delle idee progettuali. «Ci aspettiamo di intercettare donne che abbiano in mente il lavoro come progetto personale attraverso il quale tirare fuori talenti, passioni, interessi, esperienze – spiega Sofia Borri -: questo permetterà di far emergere anche tanta partecipazione e condivisione». Obiettivi non secondari rispetto a una società che, dalle donne, può attendersi un contributo importante anche da questi punti di vista.
Per maggiori informazioni: www.vitaminacvarese.it