Una giornata a La Residenza col nostro Joseph
«Da quel che posso intuire, gli ospiti de La Residenza vanno un po’ assistiti anche dal punto di vista delle relazioni personali perché, data la lontananza dei loro parenti, si sentono spesso soli e quindi la mia presenza serve loro per riuscire a “ tamponare” un po’ questa malinconia».
Non ci sono parole migliori di quelle usate dallo stesso Joseph Gadisa Negasa per spiegare la sua esperienza che da dicembre lo vede impegnato nel progetto “Insieme a Voi”, un progetto di Servizio Civile di Csv Insubria che sta svolgendo presso la Casa albergo per anziani La Residenza di Malnate.
Sono idee che denotano l’essenza stessa del servizio, inteso come supporto, in questo caso verso una categoria particolarmente delicata e bisognosa di attenzioni come gli anziani.
Parole che emergono dalla descrizione di una giornata tipo nella struttura fatto dal nostro volontario e uscita sulle pagine del notiziario interno de La Residenza. Ecco cosa ha raccontato:
“Ci racconti un’esperienza particolarmente significativa delle tue attività a La Residenza? “
“Non c’è un’esperienza particolarmente più bella delle altre, perché ogni giornata a La Residenza è per me fonte di apprendimento e di crescita, anche dal punto di vista affettivo”.
“Ci racconti allora com’è una tua giornata tipo all’interno de La Residenza?”
“La giornata inizia alle ore 10 circa con la tombola, un’attività molto apprezzata dalle signore lì presenti, e che, grazie al fatto che vedo il loro apprezzamento per l’iniziativa , piace molto anche a me.”
“Quante persone assisti di solito in quest’attività?”
“Solitamente cinque.”
“Sono previsti anche dei premi?”
“No, si gioca solo per puro divertimento”.
“E dopo la tombola cosa fate?”
“Da dopo mezzogiorno inizia la preparazione al pranzo, che non è da intendersi per me come un’attività vera e propria , ma come una forma di assistenza ad esempio tramite l’apparecchiamento dei tavoli o attraverso l’accompagnamento degli ospiti della struttura. Durante il pranzo io consumo il mio pasto insieme a loro poi, una volta accertato di non avere più attività da svolgere, me ne torno a casa alle 14.00 circa”.
“Cosa ne pensi di queste attività a livello personale?”
“Mi piacciono perché mi aiutano un po’ a tenere un il ritmo, io infatti sono un tipo abbastanza abitudinario. Poi banalmente la tombola mi aiuta anche a tenere allenata la memoria.”
“Chi lavora con te?”
“Ci sono le infermiere, che si occupano ovviamente della parte più “ medica “ , ovvero quella di preparare le pastiglie che devono prendere gli ospiti e via dicendo . Poi ci sono gli operatori della struttura e le cameriere che servono ai tavoli.”
“C’è un’attività in cui ti senti più utile? “
“Apparecchiare”.
Parole che raccontano di attività semplici dal punto di vista pratico, ma che rappresentano una grande forma di gratificazione sia per chi le svolge sia per chi beneficia di esse.