Festa dell’Europa e delle opportunità per i giovani
La “vera festa” dell’Europa in questo 2020, per Csv Insubria è stata il 29 aprile scorso, quando – ancora in fase di lockdown e in piena crisi – una quarantina di giovani hanno scelto di seguire un incontro on line organizzato con alcuni dei partner del Centro (Youthlab e Coordinamento Comasco per La Pace). Il tema: volontariato giovanile in ambito internazionale e mobilità europea che, dal 2002, rappresenta un ambito di azione importante per il Centro di Servizio impegnato nella promozione di progetti sia di invio che di accoglienza di giovani volontari con il Servizio Volontario Europeo, oggi Corpi Europei di Solidarietà ed Eramsus plus.
Se per quest’anno non è possibile organizzare eventi per il 9 maggio (giorno in cui si celebra la festa dell’Europa, ricordando la storica dichiarazione Schuman) è però possibile passare velocemente in rassegna cosa succede sul tema della mobilità giovanile. Cinque giovani provenienti da altri Paesi, sono rimasti sul nostro territorio per i loro progetti di solidarietà e stanno vivendo la loro esperienza con una rimodulazione delle attività ( Tandem linguistico e pagina FB Casa Grizzetti); in parallelo sette giovani comaschi e della provincia di Varese stanno continuando i loro progetti in invio in diversi paesi UE anche attraverso il nostro accompagnamento e supporto costante. Nel frattempo Csv Insubria ha presentato i progetti di accoglienza per le prossime scadenze, fissate dalla Commissione per l’autunno 2020, mentre per le call dell’estate – al momento – la scelta è stata quella di posticipare tutto nell’autunno. Anche l’attività nelle scuole non si è fermata: con le classi quarte e quinti dell’istituto Don Milani di Tradate sono stati organizzati incontri on line per illustrare agli studenti le opportunità di mobilità europea. Infine il il 25 maggio partirà un ciclo di incontri – sempre on line e sempre in un’ottica di opportunità europee – dedicati ai temi della solidarietà, ma anche al lavoro in ambito europeo.
In un clima di sfiducia nell’Europa e di forte criticità per le istituzioni, i giovani sembrano guardare ancora all’Unione come a una grande opportunità. La macchina della mobilità non si è fermata, pur con tutte le difficoltà e le precauzioni del caso che rendono comunque difficile, oggi, sapere esattamente se tutte le scadenze saranno rispettate. Una incertezza che non frena i ragazzi. Gli under 30, cresciuti con l’idea delle frontiere aperte e con in tasca la moneta unica, sembrano considerare un loro diritto acquisito allargare il ventaglio delle opportunità oltre ai confini nazionali, paradossalmente anche in un momento in cui è difficile persino muoversi dentro quei confini. E l’anima della festa dell’Europa sta tutta proprio dentro a questo ventaglio di opportunità.