Storie – In SOS Malnate le nuove leve del volontariato crescono per il bene della comunità
I giovani in associazione? Spesso il loro ingresso è visto come un problema per le realtà del terzo settore. Ecco come Sos Malnate sta lavorando da anni su questo fronte con un successo che non è solo “personale”….
I giovani di cui parliamo hanno dai 15 anni in su e, per usare le parole del direttore di SOS Malnate: “non è neppure detto che poi si fermino a fare volontariato da noi”. Sta dentro a questa apparente contraddizione il valore di un percorso che parte da lontano, dalla lungimiranza che da sempre c’è in questa realtà del soccorso. Qui le nuove leve del volontariato crescono: a volte restano in SOS Malnate, a volte scelgono l’impegno in altre associazioni, a volte semplicemente portano a casa un bagaglio di competenze da giocarsi altrove, mondo del lavoro compreso. Nella totalità dei casi crescono nella consapevolezza del loro ruolo nella comunità. A conti fatti, SOS Malnate oggi conta su SOS Malnate junior un gruppo di 25 ragazzi di età compresa tra i 15 e i 25 anni.
Risorse e strategia
«Come realtà del soccorso – spiega il direttore di SOS Malnate, Marco Sarti – non abbiamo mai avuto grossi problemi nel trovare giovani disposti ad entrare in associazione: l’attività di soccorso riscuote naturalmente successo. Quello che da sempre ci sta a cuore è crescere volontari a 360 gradi, che non siano solo soccorritori. Abbiamo bisogno di ragazzi che sappiano cosa significa partecipazione attiva, che siano capaci di essere solidali e disponibili all’aiuto».
Una visione che ha portato a fare investimenti ad hoc, anche in termini di risorse umane, e ad impostare una strategia. Anima e cuore del lavoro con i giovani è Marta Lucariello, un percorso di studi in scienze dell’educazione e della formazione e in forze all’associazione da alcuni anni. Marta, in estate, diventa il punto di riferimento per “una settimana da volontario”: un campus per giovani dai 15 anni in su (giunto all’ottava edizione), che permette di avvicinarli al mondo del volontariato attraverso la proposta di attività, ma soprattutto attraverso il loro coinvolgimento e l’ascolto. «Per noi – spiega Marta – la parte più importante dell’azione è quella del coinvolgimento e dell’ascolto dei ragazzi: metterli al centro, farli sentire protagonisti e capaci, senza giudicarli». Accanto all’attività estiva Marta segue costantemente anche il gruppo dei giovani, SOS Malnate Junior e le loro attività che sono organizzate con altre realtà del territorio: dalle Guardia Ecologiche alla Polizia Municipale, passando attraverso il volontariato a La Finestra, qui tutto parla di comunità, ma anche di ascolto, protagonismo e scambio di idee. «La strategia è proprio questa – concludono da SOS Malnate – coinvolgere i giovani e renderli protagonisti, attraverso l’ascolto delle loro idee e delle loro proposte». Quello che accade durante gli incontri e soprattutto dopo, è tutto frutto di queste scelte e di una apertura alle novità che mette in gioco non solo i giovani.
In un momento storico complesso, in cui da un lato le associazioni risultano spesso poco attrattive per i giovani e vivono il problema del ricambio generazionale dei volontari, e dall’altro gli stessi giovani fanno sempre più fatica a trovare il tempo, la voglia e le risorse per mettersi in gioco, SOS Malnate ha trovato la sua “formula magica” per coinvolgerli e farli sentire protagonisti.