Storie – Quando la raccolta fondi è on line
Gli ingredienti sono di quelli da togliere il sonno: una associazione culturale, una pandemia, una ristrutturazione impegnativa e la sfida di una raccolta fondi da 30mila euro. A raccontare come è andata ci pensano i 24mila euro raccolti in 7 settimane e le parole di Giulio Rossini, storico presidente di una altrettanto storica realtà varesina, Filmstudio 90 che nel 2020 ha compiuto 30 anni.
Durante il primo lockdown – racconta Rossini – ci siamo attrezzati con i lavori da fare, grazie a un bando di Regione Lombardia specifico per la ristrutturazione delle sale da spettacolo. Siamo intervenuti sia per quanto riguarda la sala di via De Cristoforis che per il Cinema Nuovo in viale dei Mille”. Un investimento messo in cantiere anche in vista di un rilancio delle attività che doveva vedere la luce in autunno e contribuire a dare ossigeno per l’operazione fatta. “Le nuove attività avrebbero contribuito a finire di pagare tutti i lavori: ma ovviamente, con il secondo stop delle attività in presenza, tutto ciò non è stato possibile”. Da questa necessità è nata SOStieni Filmstudio 90 : non una semplice raccolta fondi, ma una azione di crowdfunding che ha chiamato all’appello vecchie e nuovi sostenitori – spiega ancora Rossini – . La prima lezione che abbiamo imparato? Lanciare una raccolta fondi è solo il primo passo, poi occorre lavorarci con costanza e impegno se si vogliono risultati”.
A questo punto la parola passa a Gabriele Ciglia, giovane collaboratore di Filmstudio 90: il cui lavoro è cominciato con la scelta della piattaforma on line, visto che ne esistono molte e che ciascuna ha le sue specificità. “Per le nostre esigenze e per una questione di costi e benefici – dice Ciglia – abbiamo scelto Ideaginger, una piattaforma che offre anche la possibilità di un tutoraggio iniziale per impostare la campagna”. Il lavoro di preparazioni ha previsto la scelta di un concept grafico e una strategia di comunicazione, per i quali è stato prezioso il contributo di Ideificio. Nel caso di Filmstudio 90 l’idea è stata quella di legare il proprio compleanno a quello di una pellicola anch’essa trentenne ed evocativa del grande cinema per tutti: “Balla coi lupi”, uscita nelle sale nel 1990, stesso anno di nascita di Filmstudio “Abbiamo inoltre scelto di prevedere sia la possibilità di donazioni che di offerte che prevedono una ricompensa. Nel nostro caso abbiamo messo a disposizione ciò che avevamo in casa come locandine di film e scampoli di pellicole, ma anche shopper, magliette e la pubblicazione che avevamo realizzato per festeggiare in nostri trenta anni di attività”. Unico neo rispetto a questa seconda opportunità – che è stata graditissima dai sostenitori – si è rivelata quella del “trattamento fiscale” di queste offerte che in base alla normativa sono poi sottoposte a tassazione e quindi assottigliate.
Dal 28 novembre, giorno del lancio della campagna (che si chiuderà il 26 gennaio 2021) sono stati mesi intensi di lavoro per produrre contenuti. L’immagine della campagna è stata declinata con uno shooting iniziale, che ha coinvolto i membri del direttivo dell’associazione nella iconica posa di Kevin Kostner nella locandina del film e lo slogan “la cultura è una prateria e non una riserva indiana”. E poi video, post, contenuti ed idee che sono girati rigorosamente on line, sulla pagina Facebook e Instagram dell’associazione, ma anche via Whatsapp ed e-mail e con il passaparola tra amici e conoscenti. E poi ancora, oltre al tam-tam ci sono i ringraziamenti, le risposte ai messaggi e la “tenuta della contabilità” delle ricompense.
Tra gli ingredienti che hanno garantito il successo di questa campagna di crowdfunding uno in particolare merita però una sottolineatura con l’evidenziatore giallo. Filmstudio 90 ha macinato trenta anni di sale piene, cineforum all’aperto in estate, rassegne di cinema e di documentari che hanno assicurato un patrimonio di credibilità e relazioni ed è anche questo che ora ha portato i suoi frutti.