ESSERE IN… parte Anffas con la PEC
Anffas Sondrio partecipa al progetto “ESSERE IN… Intrighi di montagna”, promosso dalla rete Dappertutto (dappertutto.org), con l’esperienza della PEC, ginnastica propriocettiva.
L’iniziativa sarà presentata sabato 7 dicembre dalle ore 14.30 presso l’Istituto Pio XII in via Carducci, a Sondrio.
Il progetto “ESSERE IN” è stato finanziato dal Bando Volontariato 2019 di Regione Lombardia e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e vede come capofila l’associazione Tecnizi Senza Barriere, tra i partner le sezioni di Sondrio di Anffas, UILDM-Unione italiana lotta distrofia muscolare, UIC-Unione italiana ciechi e FabLab e tra i soggetti di rete le sezioni provinciali di ENS-Ente nazionale sordi, ANMIL-Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, ANMIC-Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, Navicella, Fondazione Albosaggia, Fondazione Casa di Riposo Città di Sondrio, RSA Ambrosetti-Parravicini di Morbegno, Unità Spinale dell’ospedale Morelli di Sondalo, Ufficio scolastico Provinciale, LEDHA-Lega diritti delle persone con disabilità, Redattore Sociale, Associazione Nazionale Alpini-sezione Valtellinese, Parco delle Orobie Valtellinese, CAI-sezione Valtellinese di Sondrio, CONI-Comitato Regione Lombardia. Il progetto ha ricevuto l’adesione anche da parte di Valtellina Turismo e proseguirà le azioni portate avanti dalla rete Dappertutto con la partecipazione e il sostegno del Centro di Servizio per il Volontariato Monza Lecco Sondrio.
La PEC-ginnastica propriocettiva è stata portata in provincia di Sondrio grazie al percorso iniziato ormai 5 anni fa da ANFFAS Seregno.
“Il sogno di portarla in Valtellina è nato sulle ali dell’entusiasmo di un gruppo di papà che, per alcuni sabati, si sono recati a Seregno per capire di cosa si trattasse e quali ricadute avesse sulle persone con disabilità relazionale e intellettiva – spiegano i volontari di Anffas e del Gruppo Genitori Autismi in Valtellina Fuori dalle Bolle – si tratta di cicli di mezz’ora di ginnastica, attraverso la realizzazione di percorsi di stimolo dei recettori dell’equilibrio del corpo, in cui persone con disabilità intellettiva e relazionale in età scolastica e loro coetanei sono affiancati da volontari, professionisti di estrazione sportiva (laureati scienze motorie, fisioterapisti, osteopati, ecc.) e professionisti della relazione (pedagogisti, psicologi, counselor). L’attività non si connota come terapeutica, tanto meno come riabilitativa: è un’occasione di socializzazione e inclusione mediata dalla pratica sportiva, non connotata agonisticamente, ma supportata da uno staff di professionisti e volontari. Peculiarità dell’esperienza che si vuole promuovere a Sondrio è la stretta connessione con il mondo scolastico e i percorsi di educazione alla cittadinanza delle giovani generazioni. In tutto si prevede un coinvolgimento di circa 20/25 destinatari e altrettanti tra volontari, tirocinanti e professionisti coinvolti“.
Ulteriore sviluppo sarà quello di proporre l’attività con eventi mirati negli altri mandamenti valtellinesi attraverso la sensibilizzazione, oltre che delle famiglie interessate, anche di società sportive, degli enti del Terzo Settore che si occupano di disabilità a vario livello, degli istituti secondari superiori.