Accoglienza cittadini afghani che hanno collaborato con le Forze Armate della missione internazionale in Afghanistan
La Prefettura di Sondrio si prepara all’eventuale accoglienza di cittadini afghani che hanno collaborato con le Forze Armate della missione internazionale in Afghanistan individuando idonee strutture all’interno della rete dei C.A.S.-Centri di Accoglienza Straordinari e valutando l’accoglienza anche presso enti pubblici, organizzazioni non governative, associazioni del terzo settore, enti di culto e privati cittadini.
Il Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione con le circolari del 18 e del 24 agosto scorso ha invitato i Prefetti a individuare idonee strutture per ospitare gli afghani evacuati, in ragione della grave situazione umanitaria in atto. Precisiamo che le circolari parlano di “accoglienza di cittadini afghani che hanno collaborato con le Forze Armate della missione internazionale in Afghanistan“.
La ricognizione preliminare della Prefettura presso i Centri di Accoglienza Straordinari sarà utile nel momento in cui, vista l’instabilità della situazione geopolitica in Afghanistan, in rapida evoluzione, si potrebbe determinare per lo Stato Italiano un eventuale arrivo di flussi migratori, da ripartire equamente sul territorio nazionale.
Dalla circolare della Prefettura: “L’attività ricognitiva è diretta ad ottimizzare i posti disponibili presso i C.A.S., valutando anche la possibilità di ricollocamento presso altre strutture degli ospiti attualmente residenti, ottenendo così ulteriori, utili spazi alloggiativi (…). Tali verifiche hanno evidenziato una buona capacità organizzativa e ricettiva delle strutture di accoglienza provinciali (…). Qualora il Governo dovesse assegnare anche a questa provincia una quota dei citati profughi afghani, allo stato non emergono particolari impedimenti e criticità“.
La circolare ministeriale del 24 agosto (circolare-interno-24-08-2021-accoglienza-Afghani) ha indicato altre possibili soluzioni per l’accoglienza dei cittadini afghani che hanno collaborato con le Forze Armate:
- accoglienza presso enti pubblici, organizzazioni non governative, associazioni del terzo settore ed enti di culto.
Dalla circolare della Prefettura di Sondrio: “Qualora taluno dei citati soggetti manifesti la propria disponibilità all’accoglienza potrebbero essere stipulati appositi protocolli d’intesa tra questa Prefettura e l’ente interessato, in base ai quali quest’ultimo si impegna a provvedere, con le proprie risorse professionali ed economiche a fornire, secondo standard adeguati, ospitalità, accoglienza ed assistenza alle persone beneficiarie, nonchè ogni altra attività connessa e strumentale. Questa Prefettura assicurerà, nelle forme di legge, l’esercizio delle proprie prerogative istituzionali tese a garantire un costante supporto e monitoraggio nell’espletamento delle necessarie procedure amministrative concernenti la presenza dei beneficiari sul territorio nazionale e la richiesta di protezione internazionale“.
- accoglienza presso i Comuni (Nota operativa accoglienza cittadini afghani in SAI);
- accoglienza presso cittadini che abbiano presentato spontanea candidatura.
La Prefettura invita a far conoscere eventuali manifestazioni di interesse all’accoglienza per le opportune valutazioni di competenza.
(foto: Avvenire)