Centro di documentazione Rigoberta Menchù: rassegne stampa settembre 2017
“La parola è per metà di colui che parla, per metà di colui che l’ascolta” (Montaigne).
La parola, dunque, una volta pronunciata o scritta, non appartiene più soltanto a noi, è un bene comune; e come i beni comuni andrebbe amata, curata, difesa, rispettata: sia la parte che appartiene a noi, sia quella che appartiene all’altro.
La parola è il mezzo, non unico, ma certamente principale, specifico della comunicazione umana. E comunicazione significa “fare comunanza di oggetti, proprietà, pensieri, informazioni, esperienze, sentimenti, conoscenze”, come ricorda Gustavo Zagrebelsky. Per questo, quando la parola passa alle armi, ed è guerra, l’uomo rinuncia alla sua umanità, come diceva Padre Turoldo.
Luigi Fioravanti, volontario e presidente del Centro di documentazione Rigoberta Menchù ci presenta le sue rassegne non rassegnate del mese di settembre 2017 con notizie tratte da Corriere della Sera, Il Manifesto, Avvenire, Il Fatto Quotidiano, La Repubblica, Altreconomia, La Stampa, Nena news, Adista, Mosaico di Pace.
Tra gli argomenti proposti: rifugiati, armi nucleari, Israele e Palestina, Giulio Regeni, Libia, consumo di suolo, terrorismo in Africa, curdi e armeni, Ius soli, Sudan, Yemen, Catalogna, diritti umani.
E ancora: Giovanni XXIII patrono dell’esercito italiano, il coraggio delle donne, emergenza stupri, Aung San Suu Kyi.