Aiuto diretto e bel canto: un ponte col Burundi nel segno della solidarietà
L’associazione Dukorere Hamwe invita tutti gli associati, amici e sostenitori all’abituale incontro di inizio d’anno, in programma domenica 21 gennaio.
L’appuntamento è nel salone parrocchiale di Mossini (Sondrio) alle ore 15.00: verrà presentato il lavoro svolto dall’associazione italo-burundese, giunta al suo 11^ anno di attività, e saranno illustrati i progetti in corso d’opera.
Chi lo desidera potrà iscriversi o rinnovare l’iscrizione all’associazione: la quota annuale è di 10 euro.
Alle ore 16.00, nell’attigua chiesa parrocchiale di Mossini, si esibirà gratuitamente, a favore di Dukorere Hamwe, il coro gospel Happy Chorus di Delebio.
Composto da una trentina di membri (soprani, contralti, tenori e bassi) provenienti da tutta la bassa Valtellina e dall’Alto Lario, diretti da Cesare Dell’Oca, il coro da ormai vent’anni riscuote successo nel pubblico e apprezzamento dagli esperti. Il repertorio spazia dai canti tradizionali africani ai canti di lavoro, dalle melodie più celebri dei classici spiritual a brani del gospel più moderno.
Un coinvolgimento emotivo che Happy Chorus sa regalare in un tripudio di voci e colori.
L’ingresso al concerto è gratuito.
Seguirà per tutti un momento conviviale per lo scambio di auguri e un sorso di tè rigorosamente proveniente dalle colline del Burundi.
Fides Marzi Hatungimana, presidente di Dukorere Hamwe, è appena rientrata da un viaggio nel suo paese natio nel cuore dell’Africa nera, un’esperienza breve, ma intensa e proficua: “Sono bastati pochi giorni, a cavallo tra il dicembre 2017 e i primi giorni di questo gennaio, per permettermi di fare il punto sui progetti che l’associazione segue con meticoloso controllo – afferma – sempre utili i contatti coi direttori dei Centri di istruzione professionale, in primis i Saveriani, ove si formano, con percorsi di durata annuale o biennale, i giovani sostenuti dalle borse di studio di Dukorere Hamwe”.
Interessante il lavoro messo in cantiere da due giovani, Désiré Uwizeyimana e Désiré Ahishakiye, che, dopo un intero anno di formazione in Italia (a Moretta di Cuneo) nella filiera alimentare “lattiero casearia” e “carni e salumi”, ora non solo producono reddito per la loro famiglia, ma formano nuove leve di apprendisti con corsi professionali specifici, avviandoli verso una produzione di beni alimentari di alta qualità.
Questa è la logica dell’associazione: fornire a studenti motivati e meritevoli strumenti culturali e professionali da trasferire in Burundi a nuovi giovani che imparino a progettare con dignità il loro futuro fondato sul lavoro e la cultura.
Fides racconta l’entusiasmo con cui alcuni apprendisti salumieri hanno accolto e subito utilizzato coltelli e altro materiale tecnico offerto dal Salumificio Mottolini di Poggiridenti: sembrava loro incredibile poter velocizzare il lavoro e renderlo più agevole!
“Nel mio viaggio ho visitato anche Fides Ciza – spiega la presidente dell’associazione – una giovane donna che in passato ha usufruito di un microcredito offerto dall’associazione; ora ella guida con grande laboriosità e competenza un laboratorio sartoriale. Forma annualmente un gruppo di giovani apprendisti, di ambo i sessi, affinché diventino bravi sarti. Inoltre guida un gruppo di donne adulte, con problemi finanziari familiari, insegnando loro taglio e cucito: in tal modo queste persone riescono ad avere un reddito immediato che offra uno spiraglio di riscatto dalla miseria”.