Le cinque parole della giustizia riparativa
Ascolto, empatia, riconoscimento dell’altro, vergogna e fiducia per ricostituire le relazioni ferite.
Si parla di giustizia riparativa martedì 27 febbraio a Sondrio grazie all’incontro promosso da Fondazione Melazzini, Il richiamo del Jobèl e Azione cattolica italiana presso la sala Vitali del Credito Valtellinese dalle ore 20.45.
All’iniziativa aderiscono anche le organizzazioni che costituiscono il “Tavolo di Camaldoli” della provincia di Sondrio.
“Le cinque parole della giustizia riparativa” – declinate in ascolto, empatia, riconoscimento dell’altro, vergogna e fiducia per ricostituire le relazioni ferite – è il tema dell’incontro che vedrà intervenire Grazia Mannozzi, professore ordinario di Diritto penale all’Università dell’Insubria e direttore del Centro Studi sulla giustizia riparativa e la mediazione penale, assieme a Giovanni A. Lodigiani, teologo e filosofo, docente di giustizia riparativa e mediazione penale all’Università dell’Insubria.
“La giustizia riparativa considera da una differente prospettiva le relazioni tra la vittima, il colpevole, la società e la pena – spiegano i promotori – il termine è stato utilizzato per superare le lacerazioni provocate dal genocidio del Rwanda e dal regime dell’apartheid in Sudafrica. Rimanda a pratiche ancestrali di alcune popolazioni extraeuropee, ma è anche attuato con ottimi risultati in Brasile per affrontare il gravissimo problema della criminalità minorile, responsabile di numerosissimi delitti, spesso assai efferati. La giustizia convenzionale dice: hai fatto questo quindi devi essere punito! La giustizia restaurativa ti chiede: perché hai fatto questo e cosa puoi fare ora per riparare all’ingiustizia commessa? Si basa su quattro punti, sostanzialmente trascurati (se non ignorati) dal tradizionale approccio retributivo di una pena- sofferenza proporzionata alla colpa: riconoscimento del ruolo della vittima; riparazione del danno; assunzione di responsabilità da parte del colpevole; coinvolgimento attivo della società“.