Le montagne della provincia di Sondrio saranno accessibili a tutti
Turismo accessibile è trovare una comunità che ti accoglie. La Valtellina ci crede col progetto Tuttidappertutto.
“L’idea è di cominciare a parlare di turismo accessibile in Valtellina, che non vuol dire far andare le persone disabili in montagna, ma accogliere tutti, e in particolare le persone con fragilità, in base alle necessità di ciascuno – ha spiegato Walter Fumasoni, presidente di Tecnici senza barriere, associazione capofila del progetto – con Tuttidappertutto andremo sì a creare con azioni strutturali sentieri e strutture accessibili dal punto di vista materiale, ma soprattutto garantiremo una rete di persone e una comunità accogliente. In Valtellina possiamo fare un tipo di turismo diverso, dove ci può stare anche un gradino per entrare in trattoria, ma dove vengono assicurati soprattutto attenzione e calore. La nostra gente, additata come chiusa, timida e riservata, ha questo aspetto valoriale del mutuo aiuto che la caratterizza ed è una grossa risorsa. Il turismo accessibile lo facciamo con la rete sociale della Valtellina e questo porterà un arricchimento culturale a tutta la società”.
IL PROGETTO
“Tuttidappertutto si consolida e approda in Alta Valle” è tra i vincitori del Bando Volontariato 2018, promosso da Centri di Servizio per il Volontariato della Lombardia, Comitato di Gestione del Fondo Speciale, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia: “è solo uno dei tanti tasselli che vorremmo mettere in atto per realizzare la nostra idea di turismo accessibile e accogliente in Valtellina – ha sottolineato Massimo Pinciroli, vice direttore del CSV Monza Lecco Sondrio – le azioni previste per consentire a tutte le persone di poter fruire delle nostre bellezze montane vanno dalla mappatura sull’intera provincia di Sondrio di 15 sentieri, 3 per ogni mandamento, da rendere accessibili e percorribili con la joelette o carrozzina da montagna all’opportuna segnaletica al valore aggiunto di stimolare la comunità affinché si trovino dei volontari che conducano le joelette. Nostro compito sarà quello di facilitare l’incontro tra i volontari accompagnatori e i beneficiari trasportati sulla joelette. Per poter fare tutto questo ci confronteremo con gli attori locali in ambito sociale, ambientale, turistico, culturale ed economico”.
Il progetto prevede delle azioni specifiche sul territorio dell’Alta Valtellina, legate in particolar modo alla formazione dei giovani affinché abbiano l’opportunità di sperimentarsi in prima persona in attività di volontariato come l’accompagnamento in montagna di persone fragili, grazie alla joelette.
“Come coinvolgere i giovani che si avviano a diventare adulti? Con attività pratiche come il Festival della Montagna che si terrà a Livigno a metà settembre ed una serie di altre iniziative in programma nel 2019, anno che ha visto l’assegnazione a Livigno della Città europea dello Sport – ha spiegato Romina Galli, presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Comunità montana dell’Alta Valtellina – questo progetto è importante per la formazione dei giovani al volontariato, per il valore sociale che sottende, per la ricaduta che potrebbe portare dal punto di vista turistico e perché permette di raccordare il mondo dell’Alta Valle con il resto della provincia in una connessione e scambio reciproco di realtà ed esperienze”.
ACCESSIBILITA’: STRUTTURE ACCESSIBILI E PERSONE ACCOGLIENTI
La rete dell’accoglienza di Tuttidappertutto unirà i sentieri accessibili con un contesto locale pronto ad accogliere le persone con disabilità: alberghi, ristoranti, rifugi di montagna, strutture caratteristiche dei nostri paesi. Col valore aggiunto di un sistema di volontari pronti a rispondere alla chiamata di chi vorrà visitare le montagne della provincia di Sondrio. Il tutto senza escludere nessuno, ma partendo dal presupposto che tutti debbano avere la possibilità di godere di tale bellezza.
“La joelette è un attrezzo attorno al quale si sviluppano relazioni, è trasversale e porta un arricchimento culturale e benessere in genere, con ricadute anche dal punto di vista turistico” ha rimarcato Walter Fumasoni.
“Con la joelette ho potuto vedere posti che mai avrei pensato di vedere prima ed è stato bellissimo godermi certi paesaggi” gli ha fatto eco Francesca Rogna, volontaria di Tecnici Senza Barriere.
SOSTENITORI
Il progetto ha riscontrato l’interesse dei Club Rotary della provincia di Sondrio che hanno assicurato il loro sostegno.
“Vogliamo rendere le nostre montagne, che sono la nostra ricchezza, accessibili a più persone possibili portando nei nostri rifugi anche le persone disabili, gli anziani e chi ha delle fragilità” ha sottolineato Mauro Boccardi, presidente del Rotary Club Sondrio.
Paola Romerio Bonazzi, presidente del Rotary Club Bormio Contea ha rimarcato il valore culturale del progetto e come l’inclusione debba essere una cosa di tutti i giorni e non astratta.
È intervenuto anche il Prefetto Giuseppe Mario Scalia assicurando che si farà portavoce tra i sindaci di un “progetto di notevole importanza sociale, culturale, umana e di solidarietà, in cui ho colto un aspetto nobilissimo quale la ricerca della solidarietà e dell’umanità”.
“Questo territorio è visto come chiuso, invece ha un’intelligenza solidale che si fa fatica a trovare da altre parti – ha concluso Filippo Viganò, presidente del CSV Monza Lecco Sondrio – questo progetto è un esempio di quanto può fare una comunità insieme alle istituzioni e al terzo settore producendo nuove energie e innovazione, in un welfare innovativo di comunità”.