#lavitanonfinisceconladiagnosi: teatro-danza per l’Alzheimer
L’Associazione Alzheimer e Demenze della Provincia di Sondrio in collaborazione con Sente-Mente e con il patrocinio del Comune di Sondrio organizza giovedì 19 settembre al Ridotto del Teatro Sociale di Sondrio uno spettacolo di Teatro-Danza ispirato al libro #lavitanonfinisceconladiagnosi di Letizia Espanoli, fondatrice del Sente-Mente® Project, e Harry Urban, persona che convive con la demenza da oltre 14 anni.
Programma della serata
- ore 20.30 presentazione a cura di Mirella Gherbesi, presidente dell’Associazione Alzheimer e Demenze della Provincia di Sondrio;
- ore 20.45 breve presentazione del libro #lavitanonfinisceconladiagnosi, a cura della dottoressa Simona Sertorio, Felicitatrice Senior del Sente-Mente® Project;
- ore 21.00 spettacolo di Teatro-danza “La vita non finisce con la diagnosi” a cura di Martina Medde dell’Associazione Culturale “Come mi senti”. Melodie dal vivo di Daniele Tognoli;
- ore 21.45 “La malattia di Alzheimer: informazioni utili per saperne di più” a cura della dottoressa Giuseppina Montecalvo, neurologa all’ospedale di Sondrio e membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Associazione Alzheimer);
- ore 22.30 dibattito e conclusione della serata
Scrive Harry Urban:
“Cosa significa vivere oltre la tua diagnosi? Io ho l’Alzheimer, ma l’Alzheimer non ha me. Anche se mi è stata diagnosticata questa malattia incurabile, consapevole del destino che mi aspetta, non cederò alla malattia e non mi nasconderò dentro di essa. Molti malati non vedono le gioie che sono lì per essere colte. Trova la tua pace interiore e vivi la tua vita. Non rimanere bloccato nella tua diagnosi, non perdere la vita”.
Cos’è il Sente-Mente® Project
Sente-Mente® è un modello di cura italiano nato per svelare, nel dolore e nella fatica della demenza e dell’Alzheimer, le opportunità per vivere la quotidianità della vita nonostante la diagnosi.
La domanda da cui parte Sente-Mente® è questa: “la demenza è solo tempo di dolore e fatica? Di paesaggi di perdita e angoscia? Oppure c’è anche una Bellezza da riscoprire, onorare e difendere per incontrare le persone che convivono con la demenza?”.
Le ricerche scientifiche degli ultimi anni hanno dimostrato che le persone che con-vivono con la demenza perdono gradualmente le loro facoltà cognitive, ma mantengono intatta quella parte che permette loro di provare emozioni e di sentire le emozioni di chi si prende cura di loro (da qui il termine sente-mente in contrapposizione a de-mente ovvero fuori dalla sua mente).
Partendo da questo presupposto, a differenza di altri modelli che sottolineano la perdita, il dolore e il problema, le attività del Sente-Mente® Modello mirano ad allenare le persone e le organizzazioni socio-sanitarie ad uscire dallo stato di impotenza rendendole capaci di resilienza e pro-attività.
Sente-Mente® è un progetto che si è sviluppato a livello nazionale, nasce nel 2014 da un’intuizione di Letizia Espanoli, formatrice che da 31 anni lavora con grande serietà e professionalità nell’ambiente socio sanitario educativo e che conta oggi più di 80 Felicitatori (professionisti socio-sanitari educativi formati alla metodologia) in tutta Italia.
Sente-mente® è sostenuto da 5 Pilastri di elevato spessore scientifico che, interiorizzati, permettono ai caregiver, familiari e professionali, e alle organizzazioni di affrontare le complessità derivanti dalla malattia e nel contempo, migliorare il benessere fisico e psicologico delle persone di cui si prendono cura.
I Felicitatori italiani stanno promuovendo su tutto il territorio nazionale le Sente-Mente® Comunità Amiche, ovvero progetti in collaborazione con gli amministratori locali finalizzati a sgretolare lo stigma e costruire comunità in grado di accogliere e integrare queste persone.
Sono a oggi 46 le amministrazioni comunali che hanno aderito al progetto (in provincia di Sondrio le amministrazioni che hanno deliberato sono Bianzone e Villa di Tirano).
Per saperne di più www.letiziaespanoli.com.
L’Associazione Alzheimer e Demenze della Provincia di Sondrio
L’associazione è sorta nel 2005 e da allora ha realizzato numerosi progetti, alcuni finalizzati a sensibilizzare la popolazione su una patologia così importante, che coinvolge sempre più famiglie, e altri rivolti direttamente alle persone affette da demenze senili, fra cui la malattia di Alzheimer, e ai loro familiari.
L’associazione organizza corsi e seminari di informazione e formazione per operatori del settore e/o per familiari e, nel 2016, ha provveduto alla ristampa aggiornata del libro prodotto dalla onlus sulla malattia di Alzheimer, a disposizione – per chi ne fosse interessato – previa richiesta al call center dell’associazione.
Sono attivi ormai da parecchi anni gli “Alzheimer Café” presso le RSA di Sondrio e di Ponte in Valtellina, divenuti importanti momenti di incontro e confronto fra familiari, operatori, volontari e persone affette da Alzheimer.
I progetti e le attività proposte, a titolo gratuito, sono i seguenti:
- “Un museo proprio per tutti” in collaborazione con il Museo Valtellinese di Storia e Arte di Sondrio è rivolto ad un piccolo gruppo di persone affette da Alzheimer. L’incontro parte da una visita guidata volta a suscitare la curiosità nei partecipanti ponendo domande mirate oppure rispondendo alle loro eventuali domande; segue un’attività pratica, momento in cui esprimere la propria creatività suggerita dall’incontro con l’arte appena avvenuto. L’esperienza al museo, oltre che essere un momento ludico, diventa così occasione di socializzazione e di stimolo delle capacità cognitive e manuali residue.
- “Terapia della reminiscenza”, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Sondrio, è dedicato a persone affette da Alzheimer in fase iniziale. Consiste in un supporto di carattere psicologico fondato sull’utilizzo della memoria autobiografica attraverso il recupero dei ricordi antichi. Durante gli incontri si ripercorrono, seguendo un ordine
cronologico, le diverse tappe della vita delle persone presenti, dall’infanzia all’età adulta. I ricordi vengono sollecitati da stimoli sensoriali di carattere visivo, audiovisivo, uditivo, tattile, utilizzando in larga misura le fotografie raccolte dai familiari degli anziani. L’attività è di aiuto per superare il forte senso d’inadeguatezza causato dai deficit cognitivi, dato che la memoria autobiografica permane lungo le fasi della malattia dementigena, e nel mantenere le capacità mnestiche e comunicative residue.
- “Care-giver”, colloqui individuali di supporto psicologico a familiari e care-givers promossi dall’ambulatorio U.V.A. (“Unità Valutativa Alzheimer”) della Neurologia dell’ospedale di Sondrio in collaborazione con una psicologa messa a disposizione dall’associazione.
Per qualsiasi informazione si può contattare il call center dell’associazione al numero 334 6127100 o inviando una mail a info@alzheimersondrio.com.
CS 21 09 2019 La vita non finisce con la diagnosi. Ass Alzheimer Sondrio
Foto: letiziaespanoli.com