AmbriaJazz nel Cuore delle Alpi
Il decimo appuntamento di Ambria Jazz sarà dentro alla Miniera La Bagnada a Lanzada in Valmalenco sabato 22 luglio alle ore 15:00.
è previsto il servizio navetta da Tornadri, lungo la strada da Lanzada a salire: prenotazione allo 0342 451150).
Il gruppo Weltenseele sarà già in miniera ad aspettarci, strumenti alla mano pronti a mitigare con la loro buona musica la fredda temperatura che caratterizza la miniera. Vi ricordiamo infatti che è proprio il caso di attrezzarsi con abbigliamento invernale.
Insieme alla musica saranno letti alcuni testi del poeta minatore sardo Manlio Massole.
La formazione Weltenseele vede Veronique Stefani al sax, Thomas Rotter alle tastiere, Sandro Giudici alla batteria e Carlo La Manna al basso.
L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Lanzada, con l’Unione Comuni della Valmalenco, la CM Sondrio ed il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco.
Si farà anche in caso di pioggia ma per raggiungere l’ingresso della miniera lungo il sentiero nel bosco ricordate che: “… non esiste bello o brutto tempo, solo abbigliamento adatto…”
Sempre sabato 22 luglio, dopo l’esperienza pomeridiana della Miniera vale la pena restare in Valmalenco perché la sera stessa dalle ore 21:00 a Caspoggio, presso lo Zenith Centro della Montagna che collabora all’evento con AmbriaJazz avrà luogo l’interessante conferenza-spettacolo LO SGUARDO DALL’ALTO con Ruggero Meles (scrittore, esperto di montagna) e Luca Radaelli (attore), in una produzione del Teatro Invito di Lecco.
La serata sarà incentrata sul rapporto tra l’uomo e la montagna. La montagna come luogo sacro, passaggio verso il cielo, tramite con gli dei. Ma la montagna è stata considerata anche luogo di libertà, di fuga di riscatto, da Fra Dolcino fino ai partigiani della Resistenza italiana.
La musica argentina sarà in scena ai Giardini di Villa Visconti Venosta nel doppio concerto di Grosio domenica 23 luglio dalle ore 21:00, appuntamento divenuto ormai tradizione grazie alla collaborazione con il Comune di Grosio.
In apertura una produzione AmbriaJazz dal titolo LUNFARDO!
Cambiare pelle, cambiare suono, cambiare identità: seguendo questa legge naturale nasce il nuovo progetto musicale di Alex De Simoni ( Circo Abusivo, Liscio Da Camera, Immaginario…) che questa volta esplora a modo suo le radici del Tango argentino.
E subito una scoperta interessante: quanto di italiano c’è nella storia di questa musica! E quanto di lombardo ( “lunfardo” secondo alcuni deriva proprio da “lombardo” usato come sinonimo di criminale, canaglia, imbroglione). Allora perchè non immaginare quanto di valtellinese ci potrebbe essere nelle radici del tango?!
Briglia sciolta all’ immaginazione e…ecco qui un tango nuovo, chissà se solo immaginato o davvero ritrovato!
Sul palco Alex De Simoni, voce e fisarmonica – Corrado Stuffo alla chitarra – Luca Zugnoni al contrabbasso – Federico Maio alle percussioni.
Il secondo set vede protagonisti i TANINO TRIO che con queste parole si annunciano nel loro sito, lasciando intendere perfettamente quale impronta intendono dare alla loro musica: “Taninos: (parola spagnola per tannino) il “tannino” è spesso descritto come la componente che “asciuga la bocca” nei vini rossi. I tannini sono in gran parte responsabili per dare ai vini rossi struttura definita, gusto e colore.” Così è descritto il lavoro dei Tanino Duo che sono già stati ospiti di AmbriaJazz nel 2014: “Una manciata di canzoni morbide si sentono nel disco “Tango + Folklore” dei Duo Tanino. Una chitarra e un’armonica si interrogano su questi temi e lo fanno con garbo, rispetto ed emozione. Cosa non da poco. Gli interventi sono piccoli colpi, e annunciano che la tradizione è innovazione, ma mostrano anche come, in modo sottile si possa assemblare ciò che è stato già fatto. Credo che il Tanino Duo abbia trovato questo modo per celebrarla. Perché nell’incontro dello sguardo del presente verso l’antico si rivela ancora una volta la capacità di commuoverci”.
Aspettiamoci quindi una serata in cui sarà difficile stare seduti perché ogni muscolo del nostro corpo avrà voglia di rispondere al richiamo suadente del tango.
In caso di pioggia il concerto sarà nella Sala Parrocchiale vicina.
E’ previsto per martedì 25 luglio alle ore 21:00 a Sazzo il ritorno del grande musicista, amato e stimato Michel Godard che porta ad AmbriaJazz una nuova proposta: “Doux Dèsirs” il nuovo lavoro del duo composto da Michel Godard e Ihab Radwan. Un progetto originale che unisce suggestioni francesi, italiane ed egiziane. Uno sguardo al passato remoto e uno al futuro anteriore visti e letti attraverso il prisma e le mille facce del jazz. Musica classica e suggestioni arabe, e su tutto un interplay vivido e fertile. Le loro composizioni hanno molti punti in comune: la modalità, gli ornamenti, la spontaneità, ma soprattutto l’improvvisazione, che è la chiave di volta di questa collaborazione. Michel Godard ammalia con il suo serpentone, morbido, setoso, molto vicino alla voce; al basso tuba suggerisce linee, pensieri, traiettorie. L’oud, il liuto arabo di Ihab Radwan si fa canto, sussurro, racconta. Affàbula. Insieme, essi immaginano una musica senza barriere, bella e flessibile, proiettata fuori del tempo. L’incontro è bello, creativo e necessario. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Ponte in Valtellina, Parrocchia di San Luigi di Sazzo, l’Azienda Agricola MODEL e G M Sondrio e si farà anche in caso di pioggia.
Giovedì 27 luglio alle ore 21:00 a Montagna in Valtellina presso la Chiesa di San Giorgio ci attende Carlo Maver con il suo concerto in solo per bandoneon e flauti. Storie di viaggio che diventano musica, ora sacra ora profana. Un percorso nei ricordi di viaggio e musicali attraverso profumi di Tango, Musica Mediterranea e Popolare. Il tutto rivisto con una certa libertà interpretativa e soprattutto da un repertorio composto soprattutto da brani originali ma anche citazioni di Piazzolla e Dino Saluzzi. Dalle Ande a Buenos Aires passando per l’Asia e l’Africa. Il concerto sarà preceduto da una breve presentazione del libro Azalai-1500 km a piedi nel deserto. Il diario di un viaggio sulle rotte dell’azalaï, l’antica via commerciale che da Tombouctou conduce alle miniere di sale di Taoudeni attraverso il deserto del Mali. Un lunghissimo percorso a dorso di cammello alla scoperta della vita nel Deserto; a far compagnia al nostro viaggiatore solitario, soltanto un cammelliere, la volta celeste e gli stupefacenti colori delle vaste superfici sabbiose. La serata è in collaborazione con la Fondazione Culturale Montagna in Valtellina.
Venerdì 28 luglio alle ore 20:30 l’appuntamento è alla Centrale Enel Boffetto di Piateda, in collaborazione con il comune di Piateda, capofila di tutta la manifestazione, con Enel Green Power e Area M. Il palco non sarà sufficiente per contenere tutti i musicisti che arriveranno con ben due orchestre: l’Artchipel e l’Orchestra di via Padova, dirette rispettivamente da Ferdinando Faraò e Massimo Latronico Presentano BATIK AFRICANA SUITE: un progetto realizzato in seno ad Area M, ispirato e dedicato interamente alla musica africana. La scrittura di Faraò, orientata maggiormente verso la direzione orchestrale/strumentale e quella di Latronico, più aderente alla forma canzone, si incontreranno per dare vita ad un’unica partitura che vedrà i musicisti di entrambe le orchestre riuniti in un unico ensemble.
A seguire una formazione di tutto rispetto capitanata da Paolino Dalla Porta con un progetto dal titolo “Future Changes 4et” – Moonlanding. Il lavoro coinvolge Nicolò Ricci (sax tenore), Dario Trapani (chitarra elettrica) e Riccardo Chiaberta (batteria): quella generazione futura alla quale il nome del progetto strizza l’occhio con ironia.