Fermiamo le guerre. Il tempo della PACE è ora. Sabato 26 ottobre in tutta Italia
Giornata di mobilitazione nazionale “Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora” sabato 26 ottobre in 7 piazze italiane (come i colori di un arcobaleno pacifista) per gridare a gran voce le proposte della società civile che chiede percorsi di pace, disarmo, giustizia sociale e climatica.
“In un contesto internazionale sempre più militarizzato e segnato da guerre, sofferenze e scelte politiche senza investimenti reali in diplomazia, è essenziale dire insieme: ‘Basta con l’impunità. Basta con la complicità. Basta con l’inazione’ – spiegano le cinque Reti promotrici della Giornata Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci – abbiamo scelto di organizzare manifestazioni su tutto il territorio nazionale, per raccogliere e rendere evidente come la grande maggioranza dell’opinione pubblica italiana voglia un cambio di rotta delle istituzioni nazionali ed internazionali: le guerre che devastano il mondo devono essere fermate, per iniziare a costruire un tempo della Pace possibile. Ora“.
Nella giornata di sabato attivisti e membri delle oltre 300 organizzazioni che hanno dato la propria adesione alla Giornata, insieme a tante cittadine e cittadini preoccupati delle situazioni che stiamo vivendo, si ritroveranno nei cortei in preparazione a Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Roma e Torino.
Dal mattino al pomeriggio verranno rilanciati i temi ritenuti fondamentali e cruciali dalle reti promotrici per costruire una prospettiva di Pace:
- cessate il fuoco a Gaza, in Medio Oriente, in Ucraina e in tutti i conflitti armati nel mondo;
- per una conferenza di pace ONU, per il rispetto e l’attuazione del diritto internazionale, dei diritti umani, del diritto dei popoli all’autodeterminazione, per il riconoscimento dello stato di Palestina, per risolvere le guerre con il diritto e la giustizia;
- per la risoluzione nonviolenta delle guerre, per una politica estera italiana ed europea di pace, di cooperazione e di sicurezza comune;
- per il disarmo, per vivere in pace, per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro, per i diritti e la democrazia;
- insieme per buttare fuori dalla storia tutte le guerre, le invasioni, le occupazioni, i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, i genocidi, i terrorismi;
- no al riarmo, no all’aumento delle spese militari, no alla produzione e diffusione delle armi nucleari, no all’invio di armi ai Paesi in guerra;
- per il diritto a manifestare, contro il ddl 1660.
Da qui si partirà per campagne e azioni quotidiane della società civile italiana.
“Il nostro lavoro non si limita alla Giornata di Mobilitazione, che è invece segno e strumento di una larga convergenza su proposte e richieste di Pace, Disarmo e Nonviolenza che le istituzioni italiane ed europee non possono più ignorare. Perché non si possono più ignorare i troppi morti e le tante distruzioni che caratterizzano le decine di guerre (non solo le più visibili) in corso nel mondo“.