Il rispetto della vita ai tempi del Coronavirus
Questo tempo di pandemia ha fatto nascere tante riflessioni sulla vita e sulla morte.
Ecco quella dei volontari del CAV-Centro di Aiuto alla vita di Sondrio.
“Da tempo i volontari dei Centri di aiuto alla vita denunciavano come inaccettabile il diritto di interrompere una gravidanza, anche senza gravi motivi, di decidere quando, come, da chi nascere, quando e come morire, di manipolare gli embrioni, di stravolgere le leggi della natura per assoggettarle ai propri interessi – sottolineano – . Nonostante i richiami allarmati provenienti da molti esperti, non si sono prese serie decisioni per fermare questa folle deriva.
Ed ecco apparire questo terribile coronavirus che in mezzo a tanti danni è riuscito a mettere a nudo questa falsa onnipotenza e costringerà a riflettere sulla sacralità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, sulla dignità di tutte le persone, a riscoprire valori che sembravano passati di moda, come l’aiuto reciproco, il rispetto delle leggi della natura e del creato, e soprattutto la scelta di mettere a rischio la propria vita per aiutare chi è in una situazione di grande difficoltà.
Siamo fiduciosi che questo dolorosissima fase della nostra esistenza, con i lutti, le paure, le difficoltà economiche che ha portato in tantissime famiglie, riesca almeno a suggerire una seria riflessione con la riscoperta dei valori fondamentali della vita”.