In memoria di Vittorio Arrigoni
Il Centro di Documentazione Rigoberta Menchù ricorda Vittorio Arrigoni a sette anni dalla sua morte.
Vittorio Arrigoni detto Vik (Besana in Brianza, 4 febbraio 1975 – Gaza, 15 aprile 2011) diceva “Io che non credo alla guerra, non voglio essere seppellito sotto nessuna bandiera. Semmai vorrei essere ricordato per i miei sogni. Dovessi un giorno morire – fra cent’anni – vorrei che sulla mia lapide fosse scritto quello che diceva Nelson Mandela: “Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare”. Vittorio Arrigoni: un vincitore“.
Luigi Fioravanti, presidente del Centro di Documentazione Rigoberta Menchù, ha scritto un’ode in suo ricordo, oltre ad una scheda bibliografica e ad un documento con notizie dall’attualità di Gaza.
A Vittorio Arrigoni
Quel generoso spirito che spinse
te, Vittorio, a varcare il mare,
perché pietà degli uomini ti vinse
che prigionieri in Gaza han vite amare,
quello stesso spirito ora adduce
sulla tua tomba a tendere le mani
i tuoi amici, perché quivi riluce
il tuo grido a restare umani.
Non spegneranno della tua luce il raggio
né la barbarie né il cinismo abietto;
intorno a tua madre e al suo coraggio
si stringeranno con ammirato affetto:
dalle sue mani avranno la consegna
di seguir te, per rendere onore
a chi sua vita ha dato e resa degna
perché gli fu fraterno l’altrui dolore.
Per ricordare Vittorio Arrigoni
Consigli letterari e cinematografici:
- “Restiamo umani. The Reading Movie“, film della lettura integrale del libro ‘Gaza – Restiamo Umani’ scritto da Vittorio Arrigoni (1975 – 2011), diario giornaliero dei 22 giorni di massacro avvenuto durante l’operazione militare ‘Piombo Fuso’ , sferrata dal governo israeliano contro i civili della striscia di Gaza, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, in cui morirono più di 1200 civili e oltre 400 bambini furono assassinati. Si può chiedere in prestito al centro di Documentazione Rigoberta Menchù.
- “Gaza – Restiamo umani“, di Vittorio Arrigoni, Manifestolibri.
- “Il viaggio di Vittorio“, di Egidia Beretta Arrigoni, Dalai editore.