L’arte aiuta a “Dare segno di sè” per riscoprire una nuova umanità
Un palco. Melodie celtiche e ritmi tribali suonati insieme. Una tavola. Pizzoccheri e cous cous mangiati insieme.
E poi i profumi, i sapori, i colori.
E Murales da asporto che raccontano di viaggi.
Non c’è stato bisogno di dire molte parole sabato a Sondrio nella festa del “Dare segno di sé. Dono Accoglienza Fiducia”.
Ad emozionare sono state la musica (dei Sulutumana e del Gruppo di percussionisti senegalesi “Le vip band” di Torino), i sapori (dei pizzoccheri valtellinesi e del cous cous africano), i colori, i profumi. Sondrio si è riscoperta multiculturale e tutte le persone presenti hanno potuto beneficiare della bellezza di stare insieme e divertirsi.
L’arte ha fatto da collante. Ritmi tribali, danze senegalesi, melodie celtiche, il profumo e il sapore del cibo. La curiosità di conoscere e scoprire qualcosa di nuovo. E ancora: murales d’asporto, teatro, il fare artigianale.
“Tutte le persone presenti hanno dato un segno – sottolinea Stefano Mogavero, coordinatore della cooperativa AltraVia – e l’arte è arrivata ben oltre le parole trasformando i muri da simbolo di indifferenza e paura a strumenti di dialogo e comprensione, perché quando vengono scosse le fondamenta stesse della nostra umanità, è allora che l’arte ci viene in soccorso”.
Dello stesso avviso anche Cheikh Mbacke Lo, presidente dell’associazione SenProRes-Senegal Progresso Responsabilità: “Iniziative come queste valgono più di tanti convegni e parole, abbiamo fatto insieme qualcosa di bello, questa è la strada giusta, la musica e il cibo sono riusciti a portare a tante persone un messaggio importante. Attorno a noi c’era tanta curiosità positiva e sono sicuro che ognuno ha potuto scoprire qualcosa in più dell’altro e si è portato a casa uno spunto di riflessione, partendo dalla consapevolezza che viviamo in una società multiculturale, inutile negarlo, e che c’è tanta bellezza da scoprire”.
“Dare segno di sé” ha coinvolto tante persone di ogni età, bambini, giovani e adulti: nei laboratori del mattino con una dozzina di classi delle scuole medie degli istituti sondriesi guidati dai ragazzi del liceo artistico Ferrari di Morbegno, dall’associazione Agenzia per la Pace, la Ciclofficina di Grandangolo, Lunalpina, l’impresa sociale “Forme”, i richiedenti asilo ospiti sul nostro territorio; nei laboratori musicali del pomeriggio con Arte&Suono e Accademia musicale “La Motta”; nell’apericena Africa vs Valtellina e nel concerto dei Sulutumana e del gruppo “Le vip band” di Torino, ospitati all’oratorio del Sacro Cuore di Sondrio.
La giornata del 6 ottobre ha voluto ricordare le 368 vittime di uno dei più terribili naufragi al largo di Lampedusa, avvenuto nel 2013, ed è arrivata a conclusione del progetto The Wall di AltraVia, nato per ridare vita, attraverso il colore, alla sede della cooperativa e al magazzino di distribuzione dei viveri della Caritas nella zona periferica della “Piastra” di Sondrio. Il risultato è un murales che racconta il viaggio delle tartarughe, vera opera d’arte realizzata dagli studenti del liceo Ferrari di Morbegno.
“La costruzione di rapporti basati sulla fiducia e sul rispetto delle diversità passa necessariamente attraverso il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini, in particolare dei giovani, con la conoscenza dei luoghi in cui viviamo e condividiamo con l’”altro”, ma anche con momenti di svago e convivialità – ribadisce Gabriella Bertazzini del CSV Monza Lecco Sondrio – Questa bella giornata è stata molto partecipata ed è riuscita nell’obiettivo di far incontrare e dialogare persone di culture e origini diverse. Tutti coloro, associazioni, volontari, singoli cittadini, che hanno collaborato per la piena riuscita della manifestazione hanno condiviso la necessità di rafforzare i legami di fiducia e di solidarietà che sono importanti per diminuire le condizioni di solitudine e di disagio. La numerosa partecipazione a questo evento dimostra quanto siano necessari momenti di sensibilizzazione su queste tematiche anche nella nostra città”.
Il quartiere della Piastra, a Sondrio, da periferia è diventato centro.
E Sondrio si è unito, grazie al filo rosso della fiducia, con la rassegna del sociale di Lecco, Manifesta, e con la Giornata del Dono di Monza, che si sono svolti nello stesso fine settimana su iniziativa del CSV Monza Lecco Sondrio: “Le relazioni tra le persone che durante il tour della Fiducia si sono create tra tutti i partecipanti sono il più bel risultato che il CSV può affermare con gioia di avere raggiunto – spiega il presidente Filippo Viganò – a cominciare dai cittadini, dalle associazioni, da tutto il Terzo settore per arrivare alle tante e importanti autorità che hanno partecipato si può dire che il risultato di creare legami e voglia di collaborare in piena fiducia è stato ampiamente raggiunto. Il percorso, che in questi tre giorni, ha dato voce a tutti coloro che si occupano, a vario titolo, del sociale continua con rinnovato impegno e con la volontà di fare sempre meglio, insieme, per il Bene Comune”.