Libertà di informazione e diritti umani: incontro con Amnesty
A poca distanza dal 3 maggio, Giornata mondiale della libertà di stampa 2018, il Gruppo Amnesty International di Lecco propone per martedì 8 maggio alle ore 21.00 presso l’Auditorium del Centro Culturale Fatebenefratelli di Valmadrera un incontro pubblico di riflessione e di approfondimento sul delicato tema della libertà di informazione e di espressione e dei suoi limiti.
Un momento di confronto importante in un’epoca come quella attuale, contrassegnata da rilevanti problematiche che coinvolgono la libertà di informare, il diritto dei cittadini di essere “adeguatamente” aggiornati su ciò che avviene nel mondo e la stessa “libertà di espressione” garantita in Italia, ai singoli e ai gruppi, dall’art.21 della Costituzione.
L’incontro sarà dedicato nello specifico al rapporto tra informazione e diritti umani con riferimenti al ruolo svolto dai media nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema dei diritti, alla questione delle minacce e delle violazioni subite da parte degli operatori del settore che si occupano di temi delicati ed avversi all’opinione pubblica e ai vari interessi organizzati (criminali e non), al ruolo dei mezzi di comunicazione (e in particolare di social, blog etc.) nella creazione di campagne d’odio e/o “false notizie” in grado di influenzare importanti eventi politico/istituzionali e quindi, in conclusione, al significato dell’essere “informatori” oggi.
Parleranno dei temi sopra esposti, confrontandosi con il pubblico:
- Paolo Pobbiati, esperto formatore, già presidente di Amnesty International Italia e ad oggi socio attivo di Amnesty;
- Chiara Zappa, giornalista e scrittrice, lavora al mensile del PIME Mondo e Missione, collabora stabilmente alle pagine culturali del quotidiano Avvenire;
- Antonella Crippa, giornalista attiva sul territorio lecchese, di recente fatta oggetto di minacce a causa del suo lavoro;
- Chiara Vassena, giornalista e moderatrice della serata.
Amnesty International guarda con preoccupazione all’accrescersi nel mondo dei casi di pesanti limitazioni e violazioni della libertà di espressione e del diritto ad un’informazione puntuale e corretta ovvero al diffondersi di un uso distorto di tali libertà, finalizzato ad orientare l’opinione pubblica attraverso una narrazione dei fatti basata su discorsi d’odio, intolleranza e demonizzazione di singole persone e/o gruppi di persone o su false notizie.