Lisistrata: Teatro Incontro ripudia la guerra e la violenza sulle donne
Centosessantasette giovani su un palcoscenico. Ognuno con il proprio ruolo e ognuno chiamato a valorizzare il ruolo degli altri.
Il tema scelto è quello del ripudio della guerra e della violenza, in genere e contro le donne.
Sono gli ingredienti dell’XI edizione di Teatro Incontro, progetto promosso da Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, Centro di Servizio per il Volontariato Monza Lecco Sondrio (ex L.A.Vo.P.S.), Associazione Spartiacque, Associazione Alpi in Scena e Centro di promozione del teatro pedagogico (rete di scuole superiori). L’iniziativa ha ottenuto quest’anno il sostegno dei Comuni di Sondrio e Morbegno, di Fondazione ProValtellina e Fondazione Cariplo.
I 167 studenti delle scuole superiori, provenienti da tutta la provincia di Sondrio, hanno seguito da ottobre 2017 a marzo 2018 7 laboratori teatrali (suddivisi ciascuno in 20 pomeriggi di lavoro) a Bormio, Tirano, Sondrio e Morbegno, condotti da professionisti come Mira Andriolo, Lisa Tam ed Elena Riva, coadiuvati dai docenti Vittorio Lo Verso e Valeria Grassi.
La conclusione di questo percorso formativo d’eccezione sarà visibile al Teatro Sociale di Sondrio in quattro rappresentazioni, due riservate agli studenti e due aperte al pubblico nelle serate di martedì 27 e mercoledì 28 marzo, alle ore 20.30.
Lo spettacolo messo in scena sarà Lisistrata, con un libero adattamento della commedia di Aristofane.
La macchina teatrale ha coinvolto non solo gli attori, ma tanti altri ragazzi, insegnanti e famiglie perché il teatro abbraccia tanti linguaggi e mestieri: trucco, musica, costumi, testi e scrittura di scena.
“Ogni anno prestiamo molta attenzione ai temi da scegliere – ha sottolineato Mira Andriolo – partendo da problematiche attuali che danno modo ai ragazzi di confrontarsi ed esprimersi per sviluppare un pensiero e una cittadinanza ‘critica’ oltre che attiva. L’anno scorso abbiamo lavorato sull’utopia con “Gli Uccelli” di Aristofane e quest’anno siamo rimasti nell’ambito classico con “Lisistrata” che affronta parallelamente il tema del ripudio della guerra e il rifiuto della violenza sulle donne”.
“Io non metto al mondo vita perché tu la distrugga”. È il messaggio di Lisistrata e di tutte le donne ateniesi nei confronti dei loro uomini affinché cessino la guerra. Lo stratagemma trovato è uno sciopero del sesso dove l’astensione si configura come un dire no per dire sì a se stessi e per valorizzare l’esperienza d’amore e sottolinearne la bellezza e l’importanza.
Vittorio Lo Verso ha sottolineato l’importanza della rete delle scuole e del portare in scena un numero così grande di giovani promuovendo una sana competizione e, allo stesso tempo, un clima di cooperazione e collaborazione.
Meglio di chiunque altro sono riusciti a dare l’idea di cosa voglia dire far parte di Teatro Incontro due giovani che vi hanno partecipato nelle scorse edizioni e che continuano a gravitarvi intorno, sia pur fuori dal palcoscenico.
“Io, come tanti altri, mi sono avvicinato a Teatro Incontro pur avendo una grande timidezza e il gruppo mi ha aiutato anche da questo punto di vista – spiega Michele – ti senti di far parte di qualcosa di più ampio, in cui ognuno da il suo contributo e la presenza di ciascun personaggio, anche se dice solo 3 battute, alla fine nel tutto si sente moltissimo e da vita ad uno spettacolo che riesce a trasmettere al pubblico qualcosa di importante costruito da più di 150 ragazzi”.
“Teatro Incontro è una grandissima opportunità di integrazione – gli fa eco Gaia – siamo tantissimi, siamo diversi, proveniamo da scuole e culture diverse e riusciamo a creare legami davvero forti. È un meccanismo che funziona e in cui ci si aiuta l’un l’altro, tutti sono necessari per creare quella potenza che arriva al pubblico. È un’occasione per abbattere tanti pregiudizi e avvicinarsi a cose, persone, temi che, al di fuori di quell’ambiente, non avresti mai pensato di incontrare. Siamo tutti ragazzi che lavoriamo per dare un messaggio comune a chi ci guarda”.
Cinzia Franchetti, responsabile orientamento e formazione della Fondazione CreVal ha rimarcato la valenza formativa del coinvolgere i giovani nella pratica teatrale: “Dal 2007 sosteniamo, promuoviamo e contribuiamo alla loro crescita valoriale grazie a questo progetto. Attraverso il linguaggio del teatro i giovani possono esprimere meglio se stessi e relazionarsi con gli altri rispettando regole e ruoli”.
Silvia Haenen del CSV ha sottolineato le dinamiche positive generate da Teatro Incontro: “C’è una valorizzazione dell’individuo all’interno di un contesto sociale e uno spazio per mettere in gioco competenze trasversali; c’è la presenza nei temi e nelle modalità di lavoro di messaggi forti di cooperazione e solidarietà, che sono tipici del volontariato, e il coinvolgimento sempre maggiore del territorio con un bell’esempio di rete”.
Quest’anno gli spettacoli serali saranno ad offerta libera per sostenere il progetto e la partecipazione al XXIV Festival internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide, Siracusa, a cui il gruppo di Teatro Incontro è stato invitato grazie all’apprezzamento ottenuto con lo spettacolo proposto, allo stesso festival, lo scorso anno.
Salvatore Ambrosi, presidente di Alpi in Scena, ha rimarcato l’orgoglio di partecipare al coordinamento e alla gestione dell’evento tenendo insieme le varie identità del progetto, nella funzione che è propria dell’associazione di sostenere la cultura e i giovani.
Ringraziamenti per l’importanza del progetto sono arrivati anche dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sondrio Loredana Porra e dall’assessore alla Cultura Marina Cotelli.
“Il teatro è metafora della società dove ognuno è chiamato a dire tre parole per andare avanti ed è elemento di connessione nella comunità – ha rimarcato Cotelli – la satira ha sempre avuto la funzione di stimolare il pensiero critico nella polis ed è quello che farà un’opera come Lisistrata con la modernità e l’attualità del messaggio che sarà portato in scena”.