ORO ROSSO: fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo
La Bottega della Solidarietà di Sondrio e Gastellina gruppo di acquisto solidale promuovono, con il patrocinio del BIM e l’adesione di Cgil, Cisl, Centro antiviolenza Il Coraggio di Frida, Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione e Associazione Argonaute giovedì 2 maggio alle ore 21.00, presso la Sala delle Acque del BIM in Lungo Mallero Diaz, la presentazione del libro “ORO ROSSO” con la presenza dell’autrice Stefania Prandi, giornalista e fotografa.
Il libro – inchiesta “Oro Rosso”, pubblicato dalla casa editrice Settenove ad aprile 2018 e ristampato ad agosto 2018, tratta il tema dello sfruttamento delle donne che raccolgono e confezionano il cibo che arriva sulle nostre tavole ed è il risultato di una ricerca durata più di due anni, con oltre centotrenta interviste a lavoratrici, sindacalisti ed associazioni.
Il racconto si snoda in tre paesi affacciati sul mare Mediterraneo: Italia, Spagna e Marocco, tra i maggiori esportatori di ortaggi e frutta in Europa e nel mondo. Le braccianti che raccolgono le fragole, i frutti rossi e i pomodori che arrivano sulle nostre tavole, non solo sono pagate meno degli uomini e costrette a turni estenuanti, ma vengono anche molestate sessualmente, ricattate, subiscono violenze verbali, fisiche e stupri.
Oro Rosso dà voce ad alcune di queste donne, raccontando le storie delle lavoratrici che i media spesso ignorano, la loro sopravvivenza quotidiana, la resistenza alla violenza, il coraggio delle denunce che cadono spesso nel vuoto. Molte storie, come quella di Rachida che va e viene dal Marocco alla Spagna da undici anni: “è una vita dura, per i capi non contiamo nulla, non so nemmeno se ci considerano umane. Guarda, questo strato nero che vedi è l’inquinamento delle fabbriche qui dietro, ce lo troviamo addosso, ci rovina. Abbiamo problemi di salute: prendiamo quattro antinfiammatori al giorno altrimenti non sopportiamo il mal di testa. I farmaci dobbiamo pagarli di tasca nostra perché non riusciamo ad andare dal medico, perderemmo troppe ore. Se andiamo in bagno, il padrone ci decurta i minuti che abbiamo perso. Non possiamo fare mai una pausa, dobbiamo mangiare e bere di nascosto. Inoltre ci insultano di continuo. Vorremmo dire a chi compra di mettersi anche solo per un momento nei nostri panni.”
Come cittadini e come consumatori siamo sollecitati dal libro “Oro Rosso” ad interrogarci sui nostri consumi. Siamo così sicuri che la pasta al pomodoro che prepariamo per i nostri figli o la macedonia che offriamo ai nostri ospiti non nascondano vicende terribili di soprusi, sfruttamento, caporalato e perfino abusi sessuali? Abbiamo delle alternative? Certamente: possiamo decidere di orientare i nostri consumi verso prodotti coltivati, raccolti e trasformati nel rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci costerà un pizzico di impegno e di ricerca in più, ma non ci renderemmo in qualche modo complici di un sistema micidiale, che calpesta spietatamente i più basilari diritti umani.
Durante la serata verrà inaugurata l’esposizione fotografica, che potrà essere visitata fino al 12 maggio, e conoscere così i volti di alcune di queste donne, incrociare il loro sguardo e sentirci chiamati in causa.