Progetto individuale e Dopo di noi: un aiuto concreto per le persone con disabilità
Progetto individuale e “Dopo di noi”: così le persone con disabilità possono essere aiutate a garantire il rispetto dei diritti, la qualità di vita e l’inclusione sociale.
Se ne parlerà nel corso del convegno “Dopo di noi e disabilità” promosso da Anffas Sondrio nella giornata di sabato 9 marzo presso la sala Vitali del Credito Valtellinese, a Sondrio, dalle ore 14.30.
La Legge n. 328/00 (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”) prevede che, affinché si ottenga in pieno l’integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare della persona con disabilità, si predisponga un progetto individuale per ogni singola “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva (art. 3 L. 104/92)”, attraverso il quale creare percorsi personalizzati in cui i vari interventi siano coordinati in maniera mirata riuscendo, diversamente da interventi settoriali e tra loro disgiunti, a rispondere in maniera complessiva ai bisogni ed alle aspirazioni delle singole.
Nello specifico, il Comune di residenza o, se delegato, l’Ufficio di Piano, deve predisporre, d’intesa con l’A.T.S. (ex A.S.L.), un progetto individuale, indicando i vari interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali di cui necessita la persona con disabilità, nonché le modalità di una loro interazione.
Il progetto individuale è un atto di pianificazione che si articola nel tempo e sulla cui base le istituzioni, la persona, la famiglia e la stessa comunità territoriale possono/devono cercare di creare le condizioni affinché quegli interventi, quei servizi e quelle azioni positive si possano effettivamente compiere.
Oggi, la Legge 112/2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare”, nota come “Legge sul Durante e Dopo di Noi”, individua proprio la redazione del progetto individuale ex art. 14 quale punto di partenza per l’attivazione dei percorsi previsti dalla stessa.
“Il Dopo di noi e il progetto di vita individuale sono strettamente connessi – spiega Guido Mazzoni, presidente della sezione di Sondrio di Anffas – sono due poli che, insieme, dovrebbero produrre un percorso virtuoso che porti ad assicurare ad ogni persona con disabilità tutti i sostegni e i servizi di cui può aver bisogno con l’obiettivo di raggiungere la massima autonomia possibile per lei. Il progetto individuale, che parte imprescindibilmente dalla persona con disabilità e dalla sua famiglia, è aggiornabile e rivedibile. Abbiamo visto col progetto sul Dopo di noi che stiamo portando avanti insieme alla cooperativa Grandangolo come sia importante mettere alla prova le persone con disabilità e come si riescano ad ottenere grossi miglioramenti, con l’esempio dei compagni, l’orgoglio individuale e i necessari aiuti“.
Il convegno di Anffas è rivolto sia alle famiglie, che potranno conoscere soluzioni pratiche e risposte concrete alle esigenze dei loro figli, sia agli operatori dell’Ufficio di Piano, dell’A.T.S. e dei vari servizi per disabili, i primi ad entrare in contatto con le famiglie e ad avere la possibilità di indirizzarle ai servizi preposti sul territorio.
Anffas invita a non perdere questo importante momento di conoscenza, confronto e formazione.
Le iscrizioni scadono mercoledì 6 marzo. Maggiori informazioni qui.